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I 10 film più attesi di Cannes 2018!

In attesa che il Festival di Cannes prenda il via martedì 8 maggio, ecco il decalogo dei film della kermesse da non perdere per nessun motivo al mondo. Anche quest’anno, i grandi nomi non mancano di certo sulla croisette e, in un programma così ricco e interessante, non è stato certo facile selezionare solo dieci titoli…

 

1) DOGMAN di Matteo Garrone: a tre anni dalla suggestiva incursione nel fantasy operata con Il racconto dei racconti,  il grande regista romano torna alle livide atmosfere delle sue pellicole più viscerali portando sullo schermo la sconvolgente storia vera del “canaro” e della sua follia omicida nella Ostia di fine anni Ottanta. Hype stellare.

 

2) UNDER THE SILVER LAKE di David Robert Mitchell: il film che potrebbe consacrare definitivamente il talento del regista e sceneggiatore dell’horror di culto It Follows (2014). Atmosfere suggestive, fotografia pop di alto livello, tensione, ossessioni latenti e un titolo bellissimo. What else?

 

3) THE HOUSE THAT JACK BUILT di Lars von Trier: ritenuto dal festival “persona non grata” nel 2011, in seguito ad alcune deliranti dichiarazioni, LvT torna sulla croisette. Ed è subito clamore. Se si aggiunge il fatto che il film rielabora la storia di Jack lo squartatore, beh, non resta che contare le ore che mancano alla proiezione. Il titolo più atteso del fuori concorso.

 

4) LA LIVRE D’IMAGE di Jean-Luc Godard: «Nothing but silence. Nothing but a revolutionary song. A story in five chapters like the five fingers of a hand». Con una sinossi così, non ci resta che attendere in religioso silenzio. A quattro anni dal meraviglioso Adieu au langage, Premio della giuria a Cannes 2014, Godard sembra voler segnare ancora una volta la storia del cinema con il suo poetico e intransigente sperimentalismo.

 

5) THE WILD PEAR TREE di Nuri Bilge Ceylan: dalla Turchia, un film di di grande suggestione e spessore morale, dilatato nei tempi ma di grandissima tenuta formale. Ceylan, habitué del Festival di Cannes (vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria nel 2003 e nel 2011, del Premio per la miglior regia nel 2008 e della Palma d’oro nel 2014), sembra non aver tradito la propria nobilissima idea di cinema.

 

6) SOLO: A STAR WARS STORY di Ron Howard: molti anni prima di incontrare Luke Skywalker e il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi, il cinico e scaltro contrabbandiere spaziale Han Solo bazzicava già i locali più malfamati della galassia in compagnia del fedele wookiee, Chewbecca, e del suo mentore, un incallito criminale di nome Beckett. Uno spin-off della saga ufficiale che si preannuncia entusiasmante, con il futuro pilota dell’Alleanza Ribelle interpretato dall’astro nascente Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!). Presentato fuori concorso.

 

7) BURNING di Lee Chang-dong: da un maestro del cinema sudcoreano, che accanto alla carriera di regista e sceneggiatore ha affiancato una intensa attività politica in patria, un mystery-drama dalle atmosfere sfuggenti e affascinanti, pronto a spiazzare e coinvolgere il pubblico.

 

8) BLACKKKLANSMAN di Spike Lee: un biopic giocato sui toni della commedia in cui il regista di Atlanta affronta con spirito dissacratorio il Ku Klux Klan e tutto ciò che ruota attorno a quella realtà. Un tema caldissimo affrontato da un autore spericolato ma sempre mirato nei suoi j’accuse.

 

9) EVERYBODY KNOWS di Asghar Farhadi: un dramma di respiro internazionale, prodotto da Francia, Spagna e Italia e diretto dal maestro assoluti del cinema iraniano contemporaneo, in cui i fantasmi del passato turbano la tranquillità della vita e della famiglia dei protagonisti. Con una magnifica Penélope Cruz, che recita accanto al marito Javier Bardem. Scelto come film di apertura (in concorso).

 

10) THE MAN WHO KILLED DON QUIXOTE di Terry Gilliam: dopo una lunghissima gestazione, durata quasi vent’anni, segnata da sventure, contrattempi e fallimenti di ogni tipo, Gilliam è riuscito a portare a termine il suo progetto liberamente ispirato al Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes. Un film la cui lavorazione è stata essa stessa un romanzo picaresco. Come non amarlo già. Con Adam Driver, Olga Kurylenko, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgård e Rossy de Palma. Presentato come chiusura fuori concorso.

 

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