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Harry Potter: la nostra classifica!

In occasione della maratona di Harry Potter proposta da Sky Cinema Collection, e dopo aver rivisto tutti gli episodi, riproponiamo la nostra classifica dei migliori film della saga!

8° Posto: Harry Potter e i doni della morte - Parte 1 (David Yates, 2010)



L'azione è ridotta al lumicino, con i tre protagonisti che vagano alla ricerca degli Horcrux per la maggior parte del tempo, litigando a causa di un potente medaglione che incattivisce chi lo porta: un forte debito a Il signore degli anelli di Tolkien. Visivamente scialbo, regala un brevissimo guizzo solo con un inserto di animazione in silhouette che racconta la leggenda dei Doni della Morte.

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7° Posto: Harry Potter e l'Ordine della Fenice (David Yates, 2007)



Harry Potter e l'Ordine della Fenice è un romanzo di J.K. Rowling estremamente lungo e articolato: difficile renderne tutti i passaggi sullo schermo, ma la regia di David Yates (al timone dopo Mike Newell, Alfonso Cuarón e Chris Columbus) glissa su più punti, saltando di palo in frasca. Il rischio è quello di confondere lo spettatore meno esperto, consegnandogli una sceneggiatura lacunosa e quasi impossibile da decifrare.

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6° Posto: Harry Potter e il principe mezzosangue (David Yates, 2009)


La materia, come per ogni romanzo, è polposa e difficile da condensare in un film, nonostante le due ore e trenta di durata: a farne le spese sono sia gli intrighi che i personaggi, soprattutto quello di Severus Piton (Alan Rickman), tra i più interessanti dell'intera saga, i cui profondi risvolti vengono qui solo accennati. Gli effetti digitali, non sempre riusciti, dilagano, a partire dal catastrofico incipit londinese con il crollo del Millenium Bridge a opera dei Mangiamorte. Spesso, infatti, la sensazione è quella di trovarsi in un grande videogame con ben poco afflato cinematografico. 

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5° Posto: Harry Potter e la camera dei segreti (Chris Columbus, 2002)



Analogamente al romanzo, Harry Potter e la camera dei segreti è uno dei capitoli meno riusciti della saga incentrata sul giovane mago apprendista; forse la causa è l'assenza di un vero antagonista principale, che negli altri capitoli ha le sembianze del temibile e affascinante Lord Voldemort (qui compare brevemente sotto forma di "fantasma giovanile"). 

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4° Posto: Harry Potter e il calice di fuoco (Mike Newell, 2004)



A fronte di una vicenda molto movimentata e articolata, le soluzioni visive non entusiasmano, se non in poche sequenze come la prova subacquea tra le sirene. Harry Potter e il calice di fuoco vede i giovani protagonisti fare il loro primo incontro vis-à-vis con eros (i primi turbamenti amorosi, le coppie che si formano al Ballo del Ceppo) e thanatos (la morte, che da sempre aleggia sulla saga, stavolta si manifesta apertamente colpendo un compagno di classe): non avrebbero guastato un po' di sensualità e cupezza in più. 

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3° Posto: Harry Potter e la pietra filosofale (Chris Columbus, 2001)


Il primo capitolo è semplicemente impossibile da dimenticare. Il tocco leggero di Chris Columbus lo rende un film pensato soprattutto per i più piccoli: si punta su una regia per famiglie, solida e poco rischiosa, ma tutto sommato adatta ai toni ancora piuttosto light delle vicende del piccolo aspirante mago e adatta anche alla giovanissima età del suo personaggio. Tutto parte da qui, e si merita il gradino più basso del podio.


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2° Posto: Harry Potter e i doni della morte - Parte 2 (David Yates, 2011)


Dopo il primo capitolo, che si è guadagnato il terzo posto, la medaglia d’argento la guadagna l’ultimo, emozionante episodio. Dopo la delusione di Harry Potter e i doni della morte – Parte I, questo secondo capitolo del gran finale è ben girato da David Yates e lo scontro tra Harry e Voldemort è da pelle d’oca. Molto toccanti le sequenze del passato di Severus Piton, in cui vengono svelati i retroscena sulla famiglia del maghetto e su Silente, e quasi d’avanguardia la sequenza metafisica in una King’s Cross Station invasa di luce bianca.


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1° Posto: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Alfonso Cuarón, 2004)


Il film più cupo, intenso, importante della saga: il franchise di Harry Potter raggiunge la piena maturità con questo miracoloso lungometraggio di Alfonso Cuarón. Il film si distacca definitivamente dalle atmosfere rilassate e semplici delle precedenti pellicole, concedendosi anche importanti azzardi registici. Mirabili le sequenze del volo dell’Ippogrifo Fierobecco, le panoramiche sulle scale semoventi di Hogwarts e, soprattutto, l’ingresso dei terrificanti Dissennatori, tanto inquietanti quanto letali. Imperdibile anche per chi non è fan della prima ora del celebre maghetto.


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