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Cate Blanchett si racconta alla Festa del Cinema di Roma

Cate Blanchett ha incontrato ieri il pubblico della Festa del Cinema di Roma per il primo dei tanti Incontri Ravvicinati previsti dalla kermesse capitolina. Nel corso dell’Incontro sono state mostrate diverse clip della sua ricca e fortunata carriera, che l’attrice australiana ha commentato deliziando e intrattenendo il pubblico. Di seguito potete leggere quanto detto della diva due volte premio Oscar.

Il curioso caso di Benjamin Button 

Sono una grande ammiratrice di tutti gli elementi di questo film, dalla sceneggiatura di Eric Roth alla regia di David Fincher. E poi Brad Pitt, con il quale mi ero già incrociata sul set di Babel, che è così incredibilmente brutto che è stato difficilmente provare qualcosa di romantico per lui! 

Carol 

Quando ho fatto l’attività stampa per la promozione del film le domande riguardavano spesso la mia sessualità, eppure per altri film che ho fatto non mi hanno mai chiesto delle mie qualità fisiche o psichiche, o quando sono stata un elfo se ero diventata immortale! La cosa mi ha stupito, perché non penso mai al mio genere quando lavoro a un personaggio, lascio aperte tutte le porte. 

Diario di uno scandalo

Il tuo lavoro acquista la qualità della persona con cui reciti, come nel caso di Judi Dench in questo film. Ero terrorizzata all’idea di sbattere Judi contro una libreria, le avevano messo una corazza tartaruga che mi dava margine di manovra, ma lei è una donna fantastica, piena di ironia e davvero meravigliosa.

Io non sono qui 

Come fai quando qualcuno ti fa una proposta del genere a dire di no? Pochi registi potevano imbarcarsi in un’impresa come quella di Todd Haynes, che ha frantumato un’icona in tanti attori e personaggi diversi. Dylan non l’ho mai incontrato di persona, ma è stata l’unica volta in cui mio marito è stato geloso di qualcuno. 

Blue Jasmine 

Come avviene nel caso in cui molti registi sono anche sceneggiatori, la regia avviene attraverso il testo, la sceneggiatura. Liv Ullman è venuta a Sidney a teatro a fare Un tram chiamato Desiderio, dove io ero Dubois. Io ero convinta che Woody l’avesse visto e che mi aveva chiamato per quello, non vedevo altri motivi per pensare a me. Lui invece mi rispose che né l’aveva visto né ne voleva sentire parlare! 

The Aviator

Sono cresciuta divorando i  film della Hepburn. Quando il mio agente mi disse che Scorsese voleva chiamarmi entro mezz’ora mi sono seduta vicino al telefono e sembrava che avessi il Parkinson per quanto tremavo. Non ricordo nulla di quella telefonata, quando mi chiesero per cosa mi volesse non seppi dirlo. Poi, quando me ne resi conto, mi spaventai sul serio!

Cinema e teatro

Quando ho iniziato a lavorare a teatro a Sidney non pensavo di arrivare al cinema  All’epoca a 25 se non avevi ancora fatto un film eri già segnato, soprattutto se eri donna, per cui mi dicevano di sbrigarmi a esordire sul grande schermo. Oggi, per fortuna, i tempi si sono allungati e c’è più tempo per esplodere.

Un aggettivo per tre registi 

Martin Scorsese? Ilare, e lessicale. Woody Allen? Un enigma. Spielberg? Vorace». 

Film preferito: La sera della prima di John Cassavetes

Vedetelo assolutamente. Parla di un’attrice di Boardway alcolista, che deve interpretare il ruolo di una donna che invecchia e per lei è durissima sopportarlo. Gena Rowlands in questo film è straordinaria, riesce a entrare in quello spazio difficile e misterioso tra persona e personaggio, frammentandosi al cospetto del ruolo che deve interpretare. Mi ha sempre emozionato e ispirato. 

Maximal Interjector
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