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Da Todd Solondz a Rob Zombie, tutti i protagonisti del Sundance Film Festival 2016

Inaugurato nel 1978 grazie alla Utah Film Commission e successivamente legato al nome di Robert Redford, il Sundance Film Festival è di fatto il più prestigioso festival nordamericano e un crocevia importante per produttori, registi, critici e personalità legate al mondo del cinema Usa, i quali allinizio di ogni anno, in quel di gennaio, si ritrovano puntualmente a Park City, nella cornice di una rassegna ormai imprescindibile per il cinema indipendente a stelle e strisce (e non solo).

La prossima edizione del Sundance, che si svolgerà dal 21 al 31 gennaio nel consueto sobborgo di Salt Lake City, sarà come sempre ricca di proposte interessanti e di autori originali, equamente divisi tra solide certezze e nomi nuovi, tra cineasti già navigati ed esordienti promettenti, che rimangono il cuore pulsante della manifestazione, abituata fin dai suoi esordi a lanciare registi di peso nel panorama internazionale.

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Lo and Behold, Reveries of the Connected World di Werner Herzog

 

Ci sarà il nuovo film del corrosivo Todd Solondz, Wiener Dog, che torna dietro la macchina da presa con la bizzarra storia di un bassotto dai poteri magici in grado di portare gioia e sollievo a coloro che incontra. Nel cast, tra gli altri, anche Julie Delpy, Danny De Vito e la regina dellindie americano Greta Gerwig. Kelly Reichardt, come sempre lontana dai circuiti mainstream, presenterà invece il suo Certain Women, storia di donne dalle esistenze travagliate che presenta tra le interpreti Kristen Stewart, Laura Dern e Michelle Williams, attrice feticcio della regista. C’è spazio anche per Kevin Smith che firma Yoga Hosers, commedia dalle venature horror e spin-off del precedente Tusk, con Johnny Depp affiancato dalla figlia Lily-Rose.

Tra i film più attesi del Sundance 2016 non può che esserci anche il nuovo lavoro di Werner Herzog, Lo and Behold, Reveries of the Connected World, dove il grande autore tedesco affronta per la prima volta, e di petto, il World Wide Web e le sue influenze sul mondo contemporaneo e sulla coscienza dei singoli individui, dialogando, come recita  efficacemente la sinossi ufficiale del film, con i visionari di Internet, con della gente allergica al segnale Wi-Fi, e con tutti coloro che stanno nel mezzo tra questi due opposti. Un tema di notevole fascino e attrazione, sicuramente sviscerato in maniera personale da un regista che ha portato ovunque la sua macchina da presa nel corso della sua lunga e gloriosa carriera. Di grande appeal anche il ritorno in cabina di regia della rockstar Rob Zombie, che in 31, già bersagliato dalla censura, promette ancora di stupire e scandalizzare. Horror realizzato col crowdfunding e interpretato dalliconico Malcolm McDowell, la pellicola è stata paragonata dal regista al suo precedente La casa del diavolo (2005) ed è incentrata su un sadico gioco al massacro che vede i protagonisti dover sopravvivere nelle successive 12 ore allinterno del cosiddetto Murder World, tra clown demoniaci, presenze inquietanti e minacce mortali.

Rob Zombie - 31

31 di Rob Zombie

 

Tra gli altri film presenti in cartellone: The Hollars, diretto dallattore John Krasinski, Mr. Pig, per la regia di un altro noto interprete, Diego Luna, Indignation di James Schamus, tratto dallomonimo romanzo di Philip Roth, Manchester By the Sea di Kenneth Lonergan, Little Men di Ira Sachs, Sing Street del regista di Once (2006) e Tutto può cambiare (2013) John Carney, che stavolta ha lavorato con Bono Vox degli U2, Complete Unknown con Michael Shannon e Rachel Weisz, Frank & Lola con Michael Shannon (ancora lui) e Imogen Poots, Agnus Dei di Anne Fontaine e Ali & Nino di Asif Kapadia, già regista di Amy (2015), recente documentario dedicato ad Amy Winehouse e nominato allOscar, con nel cast le curiose presenze di Connie Nielsen e Riccardo Scamarcio.

Sarà presentato anche il pilot della serie 22/11/63, tratta dallomonimo, geniale romanzo di Stephen King, con James Franco nei panni del protagonista Jake Epping, che viaggia nel tempo per sventare lomicidio di Kennedy. Sarà difficile replicare la caratura e la sconfinata immaginazione di uno dei romanzi di King più ispirati e di spessore degli ultimi anni, ma è legittimo nutrire grandissima curiosità nei confronti di un progetto assai stimolante. La serie, targata Hulu, vede Kevin MacDonald alla regia e J.J. Abrams in veste di produttore. Tra i documentari, spiccano alcuni lavori sul regista Mike Nichols e sulla poetessa Maya Angelou, entrambi scomparsi nel 2014, ma anche un paio di opere musicali: Michael Jacksons Journey From Motown to Off the Wall, nuova incursione di Spike Lee nel mondo musicale del defunto Re del Pop dopo Bad 25 (2012), e Eat That Questio  Frank Zappa in His Own Words, dedicato al mitico rocker di Baltimora.

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