Dieci anni per realizzare e legare tra loro libro e film, in origine un documentario che doveva spiegare la parola scritta e che poi è diventata opera a sé: il 19 e 20 gennaio esce nelle sale, come evento speciale, Nel paese dei coppoloni, ultimo, attesissimo progetto del cantautore e polistrumentista Vinicio Capossela.

Prodotto da laeffe, PMG e LaCupa, distribuito da Nexo Digital e diretto da Stefano Obino, Vinicio Capossela – Nel paese dei coppoloni mette in scena i feticci artistici di un “poeta ricercatore e sognatore”, impegnato in un viaggio onirico che comprende figure metaforiche, ritualità e paesaggi fisici e carnali, in una prospettiva simbolica che viene spogliata di qualsiasi elemento scientifico: tra musiche e musicanti, il “mietitore di racconti” Capossela (tornato a vivere nell’originaria Irpinia), pedina le radici e la memoria (fil rouge della sua prospettiva artistica), invocando il mondo perduto dell’infanzia e il ritorno alle radici di una patria ormai apparentemente irraggiungibile. “Per ricercare questo luogo sono tornato nei luoghi del libro, che sono i luoghi dell’infanzia mia e di tutto il mondo. È come se il Padreterno ci avesse messo tutti in una sorta di terra iniziale, da cui ci siamo allontanati perdendo le radici”.

Film ancestrale e personalissimo, con musiche inedite tratte dal nuovo album Canzoni della Cupa. Martedì 19 e mercoledì 20 gennaio: correte in sala.