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Il nuovo film di Francis Ford Coppola potrebbe richiedere più di cinque anni di lavorazione

Durante il Tribeca Film Festival il 77enne regista Francis Ford Coppola ha dichiarato le proprie intenzioni riguardo la creazione della sua prossima opera: il titolo dovrebbe essere “Distant Vision” e sarà un progetto sperimentale che, secondo le sue parole, potrebbe richiedere almeno cinque anni di lavorazione.

Il progetto si focalizzerà sulle vicende di un’immaginaria famiglia italiana lungo quattro generazioni e lo script conta già quasi 500 pagine: Coppola lo definisce «live cinema», una combinazione di performance live e regia tradizionale. Durante una conversazione moderata dall’autore Jay McInerney, il regista sostiene che il film sia «relazionato ad un aspetto di come penso che il cinema sarà in futuro». «Non sarebbe fantastico se potessimo fare cinema, ma farlo live? Ecco, questo è una sorta di Santo Graal su cui ho focalizzato la mia ricerca.»

“Distant Vision” potrebbe occupare oltre cinque anni di lavorazione poiché il regista non ha ancora stabilito tutte le tecniche e le dinamiche lavorative necessarie a produrre e girare una performance live che possieda lo stesso apparato visivo di un film. Il suo obiettivo è di avvicinarsi allo scopo finale tramite una serie di piccole produzioni le quali, a suo dire, rappresenterebbero una sorta di «concept-prova».

Sebbene il progetto possa apparire alquanto ambizioso, Coppola afferma che, come accaduto – per esempio – con Apocalypse Now, aggiungere tasselli o elementi passo per passo o addirittura quasi casualmente durante la lavorazione di un film è sempre stato parte integrante della sua tecnica registica: «La verità è che non avevo idea di come avrei fatto a fare ciò che dicevo che avrei fatto. Tuttavia senza tuffarsi nell’esperimento o muovendosi in direzioni sconosciute come si può andare avanti?»

Nonostante, secondo Coppola, questo “live cinema” non rappresenterà l’interezza del futuro della Settima Arte, ci saranno «molte produzioni live che saranno cinematiche e assomiglieranno a un film.»

 

 

 

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