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Jake Gyllenhaal alla Festa di Roma: "Il mio regista italiano preferito è Federico Fellini"

Ecco i passaggi salienti dell’Incontro Ravvicinato che l’attore Jake Gyllenhaal ha tenuto ieri sera alla Festa del Cinema di Roma.

Donnie Darko

Quando un film commercialmente non va bene viene definito un cult movie! Nel profondo del mio cuore credevo a questo film, ma metto il cuore in tutto quello che faccio. All’epoca ero giovanissimo, non sapevo niente del mondo del cinema, ma ho creduto in questa storia universale. Allora erano pochi i film di teenager senza feste e innamoramenti, mentre il film di Richard Kelly andava in profondità. E che guance enormi che avevo all’epoca!

Jarhead di Sam Mendes.

Sam Mendes per quel film ha ricreato un bootcamp per farci vivere davvero le situazioni dei militari. Sam, essendo un regista teatrale, ci ha fatto provare per un mese. Mi ha aiutato a capire in profondità il mio personaggio.

I segreti di Brokeback Mountain

Credo sia il sogno di qualsiasi attore lavorare con Ang Lee e avevo sentito parlare di questa sceneggiatura che girava da un po’. Ho pianto leggendola. Ricordo l’incontro con Ang, che praticamente non mi diede scelta, la decisione fu solo sua. Un mese dopo averci parlato mi fu detto che la parte era mia. Oggi vediamo più storie d’amore omosessuale, nella pop culture oggi è più frequente trovarle. L’attualità però purtroppo è attraversata da paure, degrado culturale, anche una certa dose di confusione. 

Ang Lee e David Fincher

Ang Lee è un cuore con le gambe. Per Fincher, invece, se devo definirlo con una sola parola direi: precisione.

Nightcrawler – Lo sciacallo

Nella sceneggiatura c’erano dei monologhi eccezionali dalla bella penna di Dan Gilroy. Dovevano essere pronunciati ad un certo ritmo, come fossero stilettate e il frutto di una riflessione molto attenta. Il mio sguardo nel recitarli è rimasto fisso, un po’ come fa un animale che punta una preda.

La strada 

Il film italiano cui sono più legato, fu questo film a convincere mio padre (il regista Stephen Gyllenhaal, ndr) a intraprendere la carriera di regista. Senza di lui non sarei diventato un attore. Il film di Fellini parla delle tribolazioni del regista, di quanto sia difficile fare un film quando l’unico a crederci sei proprio tu. Mi ha sempre colpito la sua combinazione tra profondo dolore e commedia e poi ci sono gli artisti circensi, delle figure nelle quali mi rispecchio molto.

Pedro Almodóvar

Il regista contemporaneo dal quale mi piacerebbe di più essere diretto.

Maximal Interjector
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