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Le 5 migliori interpretazioni di Tom Hanks

In occasione dell’uscita di Aspettando il Re, abbiamo pensato a una classifica che racchiudesse le cinque migliori interpretazioni di Tom Hanks. Cliccando qui potete trovare tutte le recensioni dei suoi film, mentre di seguito potrete scoprire la nostra top 5!

5° Posto – Era mio padre

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Diretto da Sam Mendes, questo film è ambientato nell’Illinois del 1931 e vede Tom Hanks nei panni di Mike Sullivan, un killer fedele e giudizioso che lavora per conto del gangster irlandese John Rooney, simile per lui a una figura paterna. Intensa la prova di Hanks che regge il confronto con un grande Paul Newman.

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4° Posto – Il ponte delle spie

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Tra le interpretazioni più recenti di Tom Hanks, svetta certamente quella nell’ottimo Il ponte delle spie di Steven Spielberg. Hanks veste i panni di James Donovan, avvocato assicurativo di Brooklyn, che si ritrova suo malgrado al centro della Guerra fredda. Prima viene assegnato come avvocato difensore della spia russa Rudolf Abel, poi ingaggiato dalla CIA per negoziare il rilascio di un pilota statunitense, alla guida di un aereo spia americano abbattuto nei cieli dell’Unione Sovietica. Un film che ricorda i grandi capolavori di Frank Capra e Tom Hanks è un novello James Stewart con cui è facile immedesimarsi.

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3° Posto – Cast Away

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Sorta di contemporaneo Robinson Crusoe, Chuck Noland (Tom Hanks), dirigente della FedEx, vive con l’orologio in mano e con il cercapersone sempre acceso. Durante un viaggio di lavoro, il suo volo incontra una tempesta e, per miracolo, Chuck si salva finendo da solo su un’isola deserta. Resterà per quattro anni isolato dal mondo. Una delle prove attoriali più importanti della carriera di Hanks, che regge sulle proprie spalle un intero lungometraggio e i suoi dialoghi con Wilson, unico “amico” che si ritrova, sono da antologia.

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2° Posto – Philadelphia

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Tom Hanks ottiene il suo primo Oscar per la memorabile performance in questo film indimenticabile: è Andrew Beckett, avvocato gay, che viene licenziato dallo studio legale per il quale lavora: ufficialmente si tratterebbe di inefficienza, ma in realtà il vero motivo è che ha contratto l’AIDS. Un altro avvocato di colore, eterosessuale pieno di pregiudizi verso i gay, si occuperà della sua difesa. Chi non si è commosso di fronte a questa grande prova d’attore? In pochi, certamente, e le ragioni (oltre che nella grande messinscena di Jonathan Demme) stanno in un’interpretazione impressionante, sentita e appassionata. Da applausi a scena aperta.

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1° Posto – Forrest Gump

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Al primo posto, forse, non poteva che esserci lui: Forrest Gump, un personaggio che ha fatto la storia del cinema americano degli anni Novanta. All’apice della sua carriera, Hanks veste i panni di questo bizzarro figuro che, seppur dotato di un quoziente intellettivo al di sotto della media, è riuscito con la sua spontaneità a conquistare il sogno americano e, contemporaneamente, a mettere in crisi gli Stati Uniti. Straordinario, Hanks è uno dei massimi punti di valore di questo notevole lungometraggio che l’ha portato nella storia del cinema: grazie a Forrest Gump, ha vinto il secondo Oscar consecutivo (il primo, l’anno precedente, per Philadelphia), realizzando un’impresa che in passato era riuscita soltanto a Spencer Tracy.

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