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I Mille Occhi Festival 2017 - Giornata inaugurale

XVI edizione | Eros e Priapo

I MILLE OCCHI INAUGURANO A TRIESTE

OSPITE IL REGISTA TEDESCO ROGER FRITZ

SABATO IL FESTIVAL RISCOPRE IL WES CRAVEN HARD

Apre i battenti a Trieste la sedicesima edizione dei Mille Occhi Festival internazionale del cinema e delle arti, in programma dal 15 al 21 settembre presso il Teatro Miela. Ospite d’eccezione della serata il cineasta Roger Fritz da molti definito il Quentin Tarantino tedesco, presente a Trieste per l’intera durata della personale a lui dedicata. Appuntamento alle 20.30 per il brindisi inaugurale, ma le proiezioni iniziano già nel primo pomeriggio con il film d’esordio del regista inglese Seth Holt.

Un anticipo anche sulle sorprese del sabato dei Mille Occhi che avrà il suo fulcro in una serata di eros esplicito e vietata ai minori con la proiezione della versione ritrovata ed estesa dell’unico hardcore del grande regista maestro dell’horror Wes Craven, La cugina del prete.

 

Al via la sedicesima edizione dei Mille Occhi Festival Internazionale del cinema e delle arti che, dopo essere passato per Roma nelle giornate di martedì e mercoledì, apre le porte del Teatro Miela di Trieste questo venerdì. Dal 15 al 21 settembre il festival diventerà il ritrovo preferito di tutti quegli occhi curiosi di un cinema senza limiti ed etichette temporali, geografiche e di genere ma capace di visioni di rara energia. Un fitto programma di proiezioni e incontri con i cineasti a ingresso rigorosamente libero che proseguirà da mattina a notte per tutta la settimana. Il brindisi inaugurale è fissato per la serata di venerdì ma le porte del Teatro Miela si apriranno già alle 14.30 per accogliere il primo film di questa sedicesima edizione che è anche il primo film del regista Seth Holt, Nowhere to Go. Un regista che, dalle parole del curatore della sezione Olaf Möller che introdurrà la proiezione, è rimasto per tutta la sua vita la speranza incompiuta del cinema inglese e che il Festival vuole riscoprire perché convinto che lui sia parte del poker perfetto di questa zona di cinema insieme ad Alfred Hitchcock, Terence Fisher e Michael Powell. Nel pomeriggio comincia anche quella che sarà una rassegna pluriennale dei Mille Occhi: Germogli- Corrispondenze di cineasti italiani, nata da una frequentazione sempre più appassionata del cinema italiano. Ricordiamo alle 17.30 la proiezione del film Sissignora di Ferdinando Maria Poggioli, uno dei massimi film di ogni tempo a cui seguirà Piazzale Loreto di Damiano Damiani, documentario duro e commovente che rappresenta una vera lezione di storia.

Appuntamento alle 20.30 per il brindisi e il buffet di apertura dell’edizione 2017 che verrà allestito allo Spazio Miela con vini e formaggi gentilmente offerti da due sponsor legati ai Mille Occhi Sandi Škerk e Dario Zidarič rispettivamente a cui il Festival è particolarmente grato perché eccellenze del territorio capaci di rappresentarlo al meglio ed entusiasmare ospiti nazionali ed internazionali. A precedere e seguire il brindisi inaugurale l’omaggio a Roger Fritz, cineasta tedesco di grande fascino e carisma, che in Italia fu assistente di Luchino Visconti e Federico Fellini. La personale è curata dai massimi conoscitori del regista,

Christoph Draxtra e Gary Vanisian, i quali si dichiarano estremamente lieti di poter vedere questi film in sua presenza “constatando una volta di più che questo artista visionario è stato ignorato dal suo tempo soltanto perché quel tempo lo aveva già trasceso”. L’omaggio in questa giornata di venerdì prevede alle 20.00 la proiezione dei primi cortometraggi del regista tedesco, Verstummte Stimmen e Zimmer im Grünen, e dalle 21.15 l’episodio Il lavoro di Luchino Visconti da Boccaccio 70 seguito da Mädchen Mädchen, film che vede come protagonista la bellissima e tormentata Helga Anders, sua musa ed ex moglie. A chiudere le porte del Teatro Miela lo stesso regista che le aveva aperte nel pomeriggio, Seth Holt con il suo Taste of Fear.

Il sabato mattina dei Mille Occhi è italiano con il germogliare del suo cinema: in programma alle 9.30 È nata una stella di Giorgio Moser, a cui seguirà La città si difende di Pietro Germi e Roma ore 11 di Giuseppe De Santis. Apre il pomeriggio l’omaggio all’attrice Luce Vigo, ospite del Festival nel 2012 e recentemente scomparsa. Verrà scoperto alle 16.30 il primo tassello del percorso curato da Mila Lazić, presente in sala insieme alla critica cinematografica Diana Nenadić, sui grandi dell’avanguardia croata e sui loro rapporti con l’avanguardia serba, a cui hanno collaborato il Hrvatski filmski savez di Zagabria, la Jugoslovenska kinoteka e il Centar film di Belgrado. Dedicata soprattutto allo spalatino Ivan Martinac, tra gli autori sperimentalisti più importanti attivi nel territorio yugoslavo negli anni Sessanta e Settanta, questa prima parte della sezione prevede la proiezione di Martinac (Čisti film) di Zdravko Mustać, Monolog o Splitu di Ivan Martinac per finire con Lavirint di Živojin Pavlović.

Serata caratterizzata da un eros esplicito e vietata ai minori questa di sabato, con la proiezione dell’unico hardcore, recentemente ritrovato del grande regista Wes Craven: The Fireworks Woman. Film americano eccitante e insieme lucido con una magnifica protagonista, la sensualissima Jennifer Jordan, fa parte di quella ricerca sperimentale all’interno del genere pornografico definita porno-chic. Il film è proposto in copia 35mm d’epoca, nella rara versione estesa italiana intitolata La cugina del prete attualmente la più completa in circolazione. Nella programmazione dei Mille Occhi la pellicola calda di Craven è stata circondata dai film di Stanlio ed Ollio scelti nella loro versione italiana anche per ricollegarsi al tema del doppiaggio, tipico di una lunga epoca: le familiari voci di Alberto Sordi e Mauro Zambuto riescono sempre ad aggiungere un ulteriore fascino alla visione di questi film.

Conclude a tarda notte il sabato dei Mille Occhi e questi primi due giorni di programmazione Cristiana monaca indemoniata (La vocazione) di Sergio Bergonzelli.

Tutte le proiezioni e gli incontri sono a ingresso libero.

Il festival, realizzato con il sostegno di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla cultura, Fondazione Kathleen Foreman Casali e Fondazione CRTrieste, è diretto da Sergio M. Grmek Germani.

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