News
Non solo Truffaut: Jean-Pierre Léaud come (forse) non lo avete mai visto

Quando si parla di Jean-Pierre Léaud, il pensiero va subito a François Truffaut, che nel 1958 lo ha scelto, ancora quattordicenne, per interpretare il giovane Antoine Doinel nel capolavoro I quattrocento colpi (1959). Il sodalizio tra i due dura vent’anni: sette film per seguire la crescita di un attore e, in parte, del personaggio di Doinel. Vent’anni che vedono il fiorire della Nouvelle vague. Ma Léaud non è solo Nouvelle vague.

Ospite d’eccezione alla 37ª edizione del Bergamo Film Meeting (9-17 marzo), manifestazione che dedica al grande attore una splendida retrospettiva, Jean-Pierre Léaud è il protagonista di una nostra classifica “alternativa”.

Ecco, in rigoroso ordine cronologico, le sue cinque migliori interpretazioni che forse non conoscete ma che hanno un grande valore nella sua carriera cinematografica:

5) Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini

4) Out 1 (1971) di Jacques Rivette, Suzanne Schiffman

3) Ho affittato un killer (1990) di Aki Kaurismäki

2) Irma Vep (1996) di Olivier Assayas

1) Le pornographe (2001) di Bertrand Bonello

Maximal Interjector
Browser non supportato.