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"She's Gotta Have It": Spike Lee trasforma il suo esordio in una serie TV

Anche Spike Lee, alla fine, ha ceduto nuovamente al richiamo del piccolo schermo decidendo di fare ritorno alle sue origini, alle sue radici, a quel She’s Gotta Have It (Lola Darling nella traduzione italiana) che lo aveva fatto conoscere alla settima arte, dopo aver vinto il “Prix de la Jeunesse” al 39° Festival di Cannes (Quinzane des Réalisateurs).

Le vicende girano attorno a Nola Darling, ora interpretata, nel ruolo che fu di Tracy Camilla Johns, da DeWanda Wise, e delle sue vicissitudini sentimentali con tre diversi ragazzi.  Cosa spinge il regista afroamericano a rimettere in discussione un suo progetto dopo 31 anni? La risposta il 23 novembre, dove la serie verrà lanciata in tutto il mondo grazie a Netflix: 10 episodi, della durata di 30 minuti l’uno (molto inferiore rispetto alla media, e non necessariamente dato negativo) che molto probabilmente andranno ad attualizzare le problematiche evidenziate nel lungometraggio, oltre a poter approfondire in maniera maggiore i protagonisti, il tutto, parrebbe, con toni leggeri da commedia.

Quello che è certo è che non manca la curiosità di vedere Spike Lee nuovamente alle prese con il piccolo schermo, dopo Miracle’s Boys del 2005, e con una serie tv che porta con sé un grande carico di aspettative: a breve sapremo se saranno ben riposte.

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