Lo scandalo Weinstein ha sconvolto profondamente Quentin Tarantino, strettamente legato al produttore non solo da un punto di vista professionale (Weinstein ha prodotto tutti i film del regista e Django Unchained è il loro migliore incasso), ma anche affettivo.

Qualche giorno fa, Tarantino aveva condiviso un tweet nel quale rendeva noto il proprio pensiero in merito alla vicenda. Queste le sue parole:

“Nell’ultima settimana sono rimasto sconvolto dalle rivelazioni venute alla luce su Harvey Weinstein, mio amico da 25 anni. Ho il cuore spezzato. Ho bisogno di un po’ di tempo per superare il dolore, l’emozione, la rabbia e i ricordi e poi parlerò in pubblico”.

Ebbene, il momento è arrivato: in una recente intervista al New York Times, infatti, il regista ha ammesso che ormai da diversi anni era al corrente degli abusi commessi da Weinstein. Tarantino ha addirittura rivelato che, al tempo della sua relazione con Mira Sorvino, era a conoscenza delle avance inappropriate mosse dall’amico nei confronti dell’attrice, così come sapeva che il produttore aveva ottenuto un accordo di patteggiamento con Rose McGowan, la quale lo aveva accusato di stupro.

Queste le dichiarazioni di Tarantino:

“Sapevo abbastanza da fare più di quello che ho fatto. C’era più dei soliti pettegolezzi. Non erano notizie di seconda mano. Sapevo che aveva fatto un paio di quelle cose. Vorrei essermi preso la responsabilità di quello che avevo sentito. Se avessi fatto quello che andava fatto allora, non avrei dovuto più lavorare con lui. […] Quello che ho fatto è stato minimizzare gli incidenti. Tutto quello che dico ora suonerà come una scusa di merda. Ognuno che era vicino a Harvey ha avuto notizia di almeno uno di questi incidenti. Era impossibile non lo sapessero. […] Adesso chiedo agli uomini che sapevano di più di non aver paura. Non rilasciate soltanto dichiarazioni. Riconoscete che c’era qualcosa di marcio in Danimarca. Facciamo voto di comportarci meglio per le nostre sorelle. Quello che è stato accettato in precedenza è adesso insostenibile per chiunque abbia una coscienza.”