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Titanic torna in sala: James Cameron, Leonardo DiCaprio e Kate Winslet pronti a emozionarci ancora

“Sono trascorsi 84 anni, e ancora sento l’odore della vernice fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato ‘La Nave dei Sogni’. E lo era. Lo era davvero.” 

Lo è stato per i passeggeri, lo è stato per Jack e Rose – salvo, poi, tramutarsi in un incubo – lo è stato per tutti gli spettatori che 20 anni fa (in Italia, uscito l’anno successivo rispetto agli Stati Uniti) si sono lasciati travolgere da un evento cinematografico fino a quel momento senza eguali. James Cameron riesce nell’impresa di portare sul grande schermo la tragedia del transatlantico che nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 naufragò durante il suo viaggio inaugurale, provocando la morte di più di 1500 passeggeri, e lo fa scegliendo la strada del melodramma. Senza mai risultare retorico o stucchevole, ma lasciando alla settima arte il compito di elevare un fatto storico facendolo entrare nella leggenda e nella cultura collettiva, negli occhi carichi di meraviglia e di incanto, prima che di terrore, di ogni spettatore che 20 anni fa è entrato nelle sale per assistere a un’opera unica.

 

 

Kolossal, drama, melodramma, romantico: Titanic sfugge a ogni definizione, pur rientrando in ognuna di esse, ed è una dimostrazione dell’ambizione di un regista che fino a quel momento si era dedicato – con risultati ottimi – al cinema di fantascienza e d’azione, ponendo comunque estrema attenzione all’aspetto visivo, tenendo sempre presente che il cinema è un’arte che deve stimolare la mente ma in primo luogo gli occhi del fruitore. Non è dunque un caso che dopo il successo strepitoso di Avatar (2009), girato con un 3D che sembrava finalmente aver trovato una ragione d’essere, ecco che nel 2012 Titanic torna nelle sale, dopo la première alla Royal Albert Hall di Londra, in una nuova versione restaurata, allungata e adattata per essere gustata con gli occhialetti: operazione commerciale? Sicuro. Fine a se stessa? Assolutamente no, in quanto Cameron è riuscito, se possibile, a elevare ulteriormente la spettacolarità della sua opera.

 

Le 14 candidature agli Oscar (con 11 statuette conquistate) sono solo un indice di ciò che è stato Titanic al momento della sua uscita. Leonardo DiCaprio, già candidato all’Oscar per Buon Compleanno Mr. Grape e protagonista di Romeo+Giulietta, si consacra definitivamente come star hollywoodiana, con conseguente innamoramento di milioni di ragazzine. Consacrazione che arriva anche per Kate Winslet, con i due attori destinati a divenire artisti di prim’ordine nella loro generazione oltre che a diventare grandi amici nella vita privata. Non solo, My Heart Will Go On, la splendida traccia con cui Céline Dion trionfa agli Oscar, è stata probabilmente la canzone d’amore più ascoltata alla fine degli anni ’90. Un ingresso trionfale nell’immaginario mondiale, una sorta di mania che dalla prima proiezione ha conquistato (quasi) tutti. Quasi. Perché la curiosità è che nel primo weekend di proiezione a Napoli, Titanic incassò meno di Annaré, film di Nanni Grassia con protagonista Gigi D’Alessio.

 

A 20 anni di distanza, Titanic torna nuovamente in sala. Sarebbe un vero peccato perderselo, per chi nel 1998 non c’era e per chi ha desiderio di rimanere ancora una volta abbagliato, incantato e innamorato nel viaggio sulla nave dei sogni. Che si chiama Cinema. Al timone: James Cameron.

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