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Sono tornato, il regista Luca Miniero: "Con il ritorno di Mussolini raccontiamo gli italiani di oggi"

Presentato stamattina a Roma Sono tornato, la nuova commedia di Luca Miniero che immagina un ritorno del Duce in carne e ossa nell’Italia di oggi. Il film è un remake del prodotto tedesco del 2015 Lui è tornato, che ovviamente era incentrato sulla riapparizione di Adolf Hitler nella Germania contemporanea. Il dittatore italiano, nel film, è interpretato magistralmente dall’attore Massimo Popolizio.

«Il ritorno di Mussolini fa paura non perché riporta il fascismo in Italia, visto che l’Italia di oggi è piena di movimenti para-fascisti – ha dichiarato il regista Luca Miniero parlando del film alla stampa –  il problema vero è che risveglia il populismo interno all’Italia di oggi, quel sentimento i media non fanno altro che alimentare».

Presente anche lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, una personalità ormai ricorrente del cinema italiano contemporaneo, segnato in profondità dai suoi copioni: «Di sicuro è un film che parla di noi e con Luca mentre scrivevamo ci eravamo presi come riferimento una frase di David Mamet che dice: non esiste una seconda chance, esiste solo la possibilità di commettere un errore due volte. Di solito non vado mai sui set dei film che scrivo, non so bene dove mettermi, inciampo nei fili, si creano delle famiglie in quel contesto e io mi sento un estraneo. Stavolta però sono andato sul set per due giorni a Milano, mentre si stava girando la scena dell’intervista con Alessandro Cattelan. La gente non sapeva che si stava girando il film, alla fine tutti si facevano i selfie con lui e urlavano “Viva il Duce!”. Non è Mussolini che fa paura, siamo noi».

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