“Io non voglio rallegrare la gente, voglio aprire i loro occhi e informarli su ciò che accade nel mondo”

Fa uno strano effetto sentire una battuta del genere pronunciata da Zach Braff, che dopo aver lasciato il segno sul piccolo schermo nel ruolo del dottor John “JD” Dorian in Scrubs, si è dedicato a diverse esperienze – più o meno riuscite – come regista per il cinema. Una battuta pronunciata licenziandosi dal suo posto di lavoro di conduttore radiofonico, con l’idea di lanciare un podcast che sia suo, rincorrendo il più classico sogno americano. Lanciata prendendo spunto dal podcast “Start Up”, Alex Inc. segna il ritorno in tv di Braff, anche regista dell’episodio pilota, che scorre molto rapido nei suoi 20 minuti di durata ma che sembra non saper ancora quale strada imboccare, cercando (e, talvolta, trovando) spunti comici convincenti ma allo stesso tempo provando a proporre un ritratto della società attuale, in chiave ottimistica, dove il coraggio di lanciarsi in una nuova avventura lavorativa può essere premiato come soluzione per trovare soddisfazione professionale. Non tutto funziona, anzi, la sceneggiatura e i dialoghi appaiono fin troppo piatti e banali, come non convince la fretta nel risolvere alcune situazioni che probabilmente avrebbero richiesto maggior approfondimento per poter risultare credibili. Dal canto suo, Zach Braff è in parte, e se per l’episodio pilota potrebbe bastare, non è così scontato sia sufficiente per reggere un’intera serie. Per chi ha amato Scrubs sarà come ritrovare un vecchio amico che non si vedeva da tempo, che come saluto, descrivendo il suo podcast/start up, utilizza parole che calzano alla perfezione sull’episodio pilota:

“E non sappiamo come finirà. Potrebbe avere successo, oppure fallire, ma in ogni caso, glielo prometto, la gente adorerà vederlo provare”.

Il giudizio resta sospeso, solo il tempo dirà se sarà un fallimento o un successo.