Allegro non troppo
1976
Paese
Italia
Generi
Animazione, Commedia, Fantasy
Durata
85 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Bruno Bozzetto
Attori
Maurizio Micheli
Maurizio Nichetti
Néstor Garay
Marialuisa Giovannini
Un presentatore presuntuoso (Maurizio Micheli) propone uno spettacolo con l'idea di rendere visiva la musica suonata da un'improbabile orchestra di anziane signore, tramite i disegni di un animatore (Maurizio Nichetti) sul palco. Ogni brano ha un'ambientazione e tratta una tematica diversa. Il disegnatore, sempre più vessato dal direttore d'orchestra (Néstor Garay), troverà la soluzione per sfuggire all'uomo e trovare l'amore. Ispirandosi dichiaratamente a Fantasia (1940) di Walt Disney, Bruno Bozzetto prova a misurarsi con la sinestesia adottando un punto di vista inedito rispetto a quello dell'illustre predecessore. I brani vengono illustrati sullo schermo con toni diversi, ora favolistici, ora malinconici, ora di analisi del mondo. Insieme all'originalità tipica dell'autore, non mancano le caratteristiche peculiari della sua poetica: l'ironia, la narrazione e la critica di costume (il consumismo, i disastri ambientali, i totalitarismi e l'alienazione). Il regista milanese fonde la realtà data dall'ambientazione orchestrale, con la fantasia dell'animazione e, per creare maggior contrasto, sceglie di girare le immagini dal vivo, ricche di gag, in bianco e nero, mentre le scene disegnate sono colorate. Il racconto del micio nel Valzer triste di Jean Sibelius è ispirato a un fatto realmente accaduto al regista, il cui gatto era tornato alle rovine della casa in cui Bozzetto abitava prima di un trasloco. David di Donatello speciale nel 1978.
Maximal Interjector
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