Belle
Ryu to Sobakasu no Hime
2021
Paese
Giappone
Generi
Animazione, Avventura, Drammatico
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Mamoru Hosoda
U è una realtà virtuale in cui, dopo l’iscrizione, si può iniziare una nuova vita in uno spazio social, protetti dall’anonimato del proprio avatar. È lì che Suzu, timida diciassettenne che vive in una piccola città del Giappone con il suo papà, può trasformarsi in Belle, far sentire la sua voce e divenire una celebrità. L’incontro con un mostro all’interno di U cambierà la sua esistenza.

Mamoru Hosoda, a tre anni di distanza dallo splendido Mirai, torna alla regia presentando al Festival di Cannes una nuova opera in linea con tutta la sua poetica precedente, coerente per tematiche trattate e apparato estetico, sempre di livello elevatissimo. Se il titolo sembra strizzare l’occhio alla Disney, l’omaggio a La bella e la bestia diventa esplicito in diverse sequenze pressoché identiche, ma solo all’apparenza, perché quel che si cela dietro a Belle e al mostro in U è lungi da ciò che si potrebbe immaginare. Dopotutto U – uno spazio virtuale che richiama alla memoria Summer Wars, tra i primi titoli celebri del regista – è un luogo in cui regna l’illusione, dove l’identità è celata dietro maschere che forse mostrano chi davvero non si osa essere nella vita reale, nel bene e nel male. L’anime di Hosoda è intenso e coraggioso nelle tematiche trattate, che spaziano dalla riflessione immediata sul rapporto tra l’avatar e chi si connette, passando per la crudeltà del cyberspazio, fino a toccare argomenti estremamente delicati e duri, come il rapporto tra genitori e figli, in tutte le possibili sfaccettature che possa toccare: armonia, distanza, violenza. Esteticamente è evidente il richiamo ad alcune sequenze spettacolari di Summer Wars e The Boy and the Beast, con il tratto inconfondibile di un regista che ad ogni opera è capace di confermare il suo talento artistico, capace di delineare uno stile decisamente personale. Non manca la dimensione adolescenziale, fatta di storie d’amore sognate, timidezza e imbarazzo, ma mai come ora in Hosoda è la musica a ricoprire un ruolo di primo piano, grazie alle sue note lontane dal classico musical animato e dotate di una vera e propria potenza salvifica, con uno sguardo al domani e alla possibilità di una nuova vita nel mondo reale. 
Maximal Interjector
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