Fireworks
Fireworks
1947
Paese
Usa
Generi
Sperimentale, Drammatico
Durata
20 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Kenneth Anger
Attori
Kenneth Anger
Gordon Gray
Bill Seltzer
Un ragazzo (Kenneth Anger) sogna di essere brutalmente violentato da un gruppo di marinai americani, dopo essersi trovato in intimità con uno di essi al bancone di un bar. Prima opera di Kenneth Anger ad avere una distribuzione, recuperata dalla UCLA (University of California, Los Angeles) dopo numerose traversie e restaurata definitivamente nel 2006, partendo dalla pellicola originale in 16 mm. Incubo notturno e allucinato, esaltazione del fascino carnale del corpo maschile, il cortometraggio, girato da Anger a vent'anni, riflette la controversa presa di coscienza del regista delle proprie tendenze omoerotiche, maturate durante gli anni del college. Tra paura della violenza ed espiazione del desiderio represso di dare sfogo alle proprie pulsioni sessuali, evidente nei primi piani delle mani, spesso "mutilate", simbolo di (auto)erotismo punito, la sequenza dello stupro, resa con suggestive inquadrature dal basso (per esaltare la posizione dominante dei violentatori) o dall'alto (per schiacciare la vittima), acquisisce una straordinaria potenza metaforica. In un clima onirico e claustrofobico, la cui inquietudine è accentuata dall'illuminazione fortemente chiaroscurale, Anger ha saputo minare alle fondamenta i punti fermi della cultura popolare americana: «This flick is all I have to say about being seventeen, the United States Navy, American Christmas, and the Fourth of July». In seguito all'uscita del film, il regista di Santa Monica venne arrestato con l'accusa di oscenità, ma la Corte Suprema della California lo assolse dichiarando la pellicola un'opera d'arte. Molto amato da Jean Cocteau, Tennessee Williams («The most exciting use of cinema ever seen») e Rainer W. Fassbinder, il quale se ne ricorderà in Querelle de Brest (1982).
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