Agnus Dei
Les innocentes
2016
Paesi
Francia, Polonia
Genere
Drammatico
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Anne Fontaine
Attori
Lou de Laâge
Agata Buzek
Agata Kulesza
Vincent Macaigne
Joanna Kulig
Eliza Rycembel
Polonia, 1945. Mathilde (Lou de Laâge), un giovane medico francese della Croce Rossa, è in missione per assistere i sopravvissuti della Seconda Guerra Mondiale. La ragazza viene portata in un convento, dove alcune sorelle incinte, vittime della barbarie dei soldati sovietici, vengono tenute nascoste. Nell’incapacità di conciliare fede e gravidanza le suore si rivolgono così a Mathilde, che diventa la loro unica speranza.

La regista francese Anne Fontaine si prende carico di una vicenda storica difficile e complessa da portare sul grande schermo, un accadimento sofferto e già di suo ben lontano dalla storiografia ufficiale, che di eventi così luttuosi e vergognosi tende spesso a fare a meno, per preferire la riflessione su concetti ed elementi più vistosi. Forte di un inizio interessante e molto convincente, così come di un luminoso epilogo altrettanto calzante e memorabile, il film della Fontaine si articola però attraverso una messa in scena glaciale che, nonostante il notevole lavoro della regista, controllato e austero, fatica talvolta a convincere e a trovare delle chiavi di lettura originali, sotto il profilo sia estetico che narrativo, nonostante l’atmosfera del film somigli molto a quella di una quadro quattrocentesco. La gravità della vicenda, un fatto ordinario sepolto sotto le correnti impetuose della Storia che molto insabbia e inabissa, è però raccontata con grande padronanza dei propri mezzi espressivi, oltre che con un’equidistanza e una nettezza che mettono i brividi, senza tralasciare qualche implicito rimando al fondamentalismo religioso, autentico cancro dei nostri tempi. Il dramma tra l’altro scivola spesso nel dilemma morale e nella riflessione sulla fede, con esiti non scontati: «La fede sono 24 ore di dubbio e un minuto di speranza». Bella prova dell’attrice polacca Agata Kulesza, già apprezzata in Ida (2013), nei panni della Madre Badessa e del simpatico Vincent Macaigne in quelli di Samuel, medico ebreo, al cui personaggio sono affidati i momenti di maggiore distensione comica del film. Lou de Laâge è a sua volta una protagonista perfetta, sia per il suo virgineo candore, sia per l’evidente spaesamento dovuto dalla differenza linguistica (un’attrice francese in mezzo a delle donne polacche), restituito benissimo sullo schermo. Tratto da una storia vera (25 suore furono violentate nel loro convento - alcune fino a 40 volte di seguito - 20 furono addirittura uccise e 5 rimasero incinte). Il titolo originale, Les Innocents, è forse più calzante. Presentato al Sundance Film Festival 2016.
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