Un altro me
2016
Amazon Prime Video
Paese
Italia
Genere
Documentario
Durata
83 min.
Formato
Colore
Regista
Claudio Casazza
All'interno del carcere di Bollate, alcuni detenuti colpevoli di reati sessuali seguono un percorso formativo mirato a riflettere su quanto commesso e a fare i conti con se stessi.

Entrando in punta di piedi all’interno di un ambiente problematico, Claudio Casazza firma un documentario tematicamente interessante e controverso, rendendo invisibile la sua presenza per catturare pensieri e parole dei detenuti del carcere di Bollate. Il film si snoda in diverse sequenze mirate a descrivere il percorso di riabilitazione che i condannati per violenze sessuali vivono quotidianamente all’interno della struttura penitenziaria. Se la corrente descrittiva risulta efficace (seppur a tratti piuttosto ridondante e ripetitiva), è la parentesi tematica a mostrare diverse carenze. Il documentario, a cominciare dall’esplicito titolo, vorrebbe raccontare la doppia personalità presente in ognuno di noi, con la quale prima o poi dobbiamo scontrarci e confrontarci; Un altro me preferisce però non addentrarsi più del dovuto nel cuore della questione, rimanendo spesso distante dai soggetti e dimostrandosi non sempre capace di toccare le corde necessarie a far vibrare in maniera significativa gli occhi e l'animo dello spettatore. La scelta di riprendere i detenuti costantemente fuori fuoco, quasi a voler sottolineare una sorta di mancato riconoscimento, è funzionale, ma è altrettanto forte la sensazione che il tutto, alla lunga, tenda a ripetersi senza proporre alcuna variazione realmente significativa.
Maximal Interjector
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