La canzone perduta
Annemin Sarkisi
2014
Paesi
Francia, Turchia, Germania
Genere
Drammatico
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Erol Mintas
Attori
Feyyaz Duman
Zübeyde Ronahi
Nesrin Cavadzade
Ferit Kaya
Cüneyt Yalaz
Ali (Fayyaz Duman) è un giovane insegnante e scrittore curdo emigrato a Istanbul con la madre (Zubeide Ronahl). Anni dopo avere lasciato il villaggio natìo, quest'ultima si convince che i tanti compaesani emigrati nel suo quartiere stiano tornando a casa e vuole assolutamente seguirli: il figlio farà di tutto per farla desistere. Per il suo esordio, sostenuto da capitali europei, il curdo Erol Mintas sceglie un dramma intimista incentrato sulle peripezie del suo popolo, perseguitato per secoli dai governi centrali di quattro paesi (Turchia, Iran, Siria e Iraq) che ne hanno impedito l’indipendenza: un tema centrale della contemporaneità, con le tensioni che insanguinano ancora oggi il Medio Oriente. Mintas non fa cinema di denuncia, ma lavora per sottrazione, avvicinandosi ai personaggi e alla loro nostalgia; basta il senso di sradicamento di una vecchia madre nel traffico caotico di Istanbul per suggerire l’alienante distanza dalle radici di provenienza. Se funziona nella creazione di un’atmosfera, il film pecca invece a livello di approfondimento psicologico, soprattutto per quanto riguarda un protagonista che sfugge alla comprensione spettatoriale, penalizzato dalla poco convincente sottotrama legata alla maternità della compagna (Nesrin Cavadzade). Potenzialmente interessante, ma decisamente approssimativo. Presentato al Festival di Sarajevo 2014, dove ha vinto il premio come miglior film e migliore attore protagonista.
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