La circostanza
1973
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
97 min.
Formato
Colore
Regista
Ermanno Olmi
Attori
Ada Savelli
Gaetano Porro
Raffaella Bianchi
Mario Sireci
Massimo Tabak
Barbara Pezzuto
Giorgio Roncaglia
Durante un'estate, una serie di eventi sembra mettere in crisi la quiete apparente di un'agiata famiglia borghese. Il padre (Gaetano Porro) viene costretto a umilianti corsi in “stile americano” dall'azienda che forse lo vuole licenziare; la madre Laura (Ada Savelli), che non trova più stimoli in famiglia, si affeziona a un ragazzo che ha soccorso a seguito di un incidente; la figlia Silvia (Raffaella Bianchi) si arrovella sulla sua relazione sentimentale e sulla “prima volta”; il figlio maggiore Beppe (Massimo Tabak) attende di diventare padre; il fratello minore Tommaso (Mario Sireci) trova in un macello la metafora della propria condizione. Esemplare ritratto della fragilità della classe media, crudele senza essere spietato (come nelle esplicite scene della mattanza di animali), La circostanza resta ingiustamente un'opera di Olmi tutto sommato misconosciuta, mentre andrebbe annoverata tra le vette della sua produzione. Se da una parte sviluppa e intreccia temi già accennati ne Il posto (1961) e ne I fidanzati (1963), dall'altra non usa la coralità del cast solo per moltiplicare e giustapporre ma, grazie a montaggio e narrazione modernissimi, dove frammentazione e liquidità sono indistinguibili, costruisce un film di grande valenza artistica. La densità di parallelismi e sostituzioni (il ragazzo ustionato per i figli, il bestiame per i dipendenti, la verginità per la paternità) è tale da costruire un momento di sincronicità junghiana, una “circostanza” appunto, in cui la famiglia pare vivere con coscienza collettiva (perfettamente resa dall'assenza di un punto di vista dominante) un passaggio della propria esistenza che, come sottolinea il finale irrisolto, può essere allo stesso modo decisivo quanto ininfluente. Da riscoprire.
Maximal Interjector
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