Climax
Climax
2018
Paese
Francia
Generi
Drammatico, Horror
Durata
90 min.
Formato
Colore
Regista
Gaspar Noé
Attori
Sofia Boutella
Romain Guillermic
Souheila Yacoub
Kiddy Smile

Un gruppo di giovani ballerini si ritrova per una serata a ritmo di musica in un rifugio isolato nel mezzo delle nevi. Poco alla volta il clima diventa sempre più diabolico ed eccitato, finché il party non si trasforma in un vero e proprio incubo.

A tre anni di distanza dal precedente Love (2015), il provocatore per eccellenza Gaspar Noé torna dietro la macchina da presa per dare vita a una discesa negli abissi più reconditi della convivenza tra esseri umani (manifestata non solo dalla metafora del collettivo protagonista del film, ma anche dalla bandiera francese che domina la scenografia). Ricalcando il canovaccio di una pellicola horror, Climax è un vortice di tensione e violenza (tanto fisica quanto psicologica) che costantemente porta lo spettatore verso un baratro profondissimo dal quale sembra impossibile riemergere. Lo stile visionario e avvolgente del regista è presente sin dalle prime sequenze dove i giochi di luce, la musica e le coreografie restituiscono uno spettacolo lisergico di grande fascino. Noé stupisce il pubblico con alcune trovate anticonvenzionali che da sempre caratterizzano il suo cinema (i titoli di coda posti all'inizio del film, i credits al centro della narrazione, i cartelli ribaltati sul finale), ma che risultano spesso fini a se stesse e incapaci di stimolare un discorso più approfondito. Se è vero che Climax si presenta, quindi, come un divertissement senza troppe pretese, è però altrettanto tangibile lo spessore tecnico di un progetto che punta su piani-sequenza estenuanti ma di grande fascino, che da un lato nascondono le lacune narrative dell’operazione, ma dall’altro trascinano lo spettatore in un’esperienza di forte coinvolgimento emotivo. Il risultato è a tratti sterile e gratuito, a tratti (soprattutto col passare dei minuti) potente e suggestivo. Da segnalare che nella seconda sequenza (quella in cui vediamo le interviste ai ballerini su uno schermo televisivo) accanto all’apparecchio ci sono numerosi libri e film che risultano dei riferimenti importanti per il progetto di partenza: tra questi Suspiria (1977) di Dario Argento, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini e due titoli di Rainer Werner Fassbinder, Il diritto del più forte (1975) e Querelle de Brest (1982). Il risultato è una provocazione cinefila, evidente sin dalla sinossi ufficiale («Birth and death are extraordinary experiences. Life is a fleeting pleasure»), ma anche un’esperienza audiovisiva intensa e da non sottovalutare. Presentato alla Quinzaine des réalisateurs del 2018.

Il film è disponibile in home-video: leggi la scheda tecnica su Villaggio Tecnologico

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