L’ex berretto verde Wade Wilson (Ryan Reynolds), affetto da un’incurabile forma di cancro, viene contattato da una strana organizzazione che gli promette una miracolosa guarigione. Purtroppo, però, il prezzo da pagare è molto alto: dopo inaudite sofferenze, l’uomo riuscirà ad acquisire un superpotere rigenerante. Deciso a vendicare lo scempio subito, Wade diventerà il temibile Deadpool.

Basato su uno dei personaggi più anticonvenzionali dell’universo Marvel, Deadpool è l’ottava pellicola collegata alla saga dei mutanti più famosi della storia dei fumetti, gli X-Men. Il regista Tim Miller punta tutto sullo spirito dissacrante del soggetto e confeziona un gradevole comic-movie caratterizzato da scambi sarcastici e battute al fulmicotone che riescono a intrattenere almeno a tratti. Il mercenario chiacchierone, così veniva chiamato nelle strisce originali, è un curioso antieroe senza peli sulla lingua, ma da solo non basta a reggere il peso di una pellicola narrativamente fragile, spesso ripetitiva e nella versione italiana doppiata malissimo. Il resto del cast è abbastanza insipido: Ed Skrein e Gina Carano sono due villain dallo scarso carisma.