E la nave va
1983
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
132 min.
Formato
Colore
Regista
Federico Fellini
Attori
Freddie Jones
Barbara Jefford
Victor Poletti
Peter Cellier
Pina Bausch

Un transatlantico parte dal porto di Napoli alla volta di un'isola dell'Egeo, destinazione verso la quale sono dirette le ceneri di una gloriosa cantante lirica di nome Edmea Tetua. Il nome dell'imbarcazione è Gloria N: il suo naufragio è pertanto simbolico, come nel caso della celeberrima Provvidenza verghiana.

La collaborazione alla sceneggiatura di Tonino Guerra come in Amarcord (1973) , e non di Bernardino Zapponi, stavolta è palpabile. In questo caso il genio ipertrofico e il talento per l'invenzione del cineasta si stemperano in quello che può essere definito come “il sogno di un'ombra”, per usare un'immagine presa in prestito dal poeta greco Pindaro. Gli abitanti di questa storia sono figure da cinema muto incupite dal corso della storia e della Seconda guerra mondiale alle porte, dunque consciamente sbiadite. La delicatezza del tono lo rendono uno dei film più originali della seconda parte dell'itinerario artistico felliniano, ma di sicuro non il più riuscito: passi l'idea di un'arca complessiva e panica che abbracci la totalità dei ricordi, della bellezza e persino del filmabile, ma la partitura visiva è dispersiva e poco coesa. E anche lo strappo nel cielo di carta del finale, con la troupe di Cinecittà che viene mostrata come breccia-simbolo di tutto il tardo Fellini intento a guardarsi allo specchio, appare qui più gratuito che altrove. Frase clou: «Il viaggio della vita si fa, non si racconta. Ed è già tanto».

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