Un emoji dovrà rimediare a un suo errore prima che il timido adolescente Alex decida di formattare il suo smartphone.

È un viaggio alla ricerca di se stesso attraverso le app e l’universo digitale degli odierni telefoni cellulari: protagonista è un emoji in cerca della sua identità, chiamato a salvare il suo mondo virtuale attraverso una serie di disavventure. Quella che poteva essere un’idea divertente e certamente di grande attualità, si è rivelata invece una puerile commedia d’animazione, tanto sciocca nella scrittura quanto grossolana nella realizzazione estetica. Chiamare sceneggiatura il raffazzonato copione che è stato realizzato è un complimento che questo lungometraggio non si merita, tanto è offensivo nei confronti del suo pubblico di riferimento. Battute stupide e svolte narrative imbarazzanti sono soltanto alcuni degli enormi difetti che questo “film” si porta dietro. Un abominio senza alcuna ragion d’essere, che non ha neanche un personaggio quantomeno simpatico e che l'unica emozione che provoca nello spettatore è la speranza che la formattazione avvenga presto cosicché quel mondo possa essere distrutto il prima possibile.