Full Metal Jacket
Full Metal Jacket
1987
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Generi
Guerra, Drammatico
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
Stanley Kubrick
Attori
Matthew Modine
R. Lee Ermey
Vincent D'Onofrio
Adam Baldwin
Dorian Harewood




Campo di addestramento per marine. Il sergente istruttore Hartman (R. Lee Ermey), sboccato e dai metodi brutali, è alla guida di un gruppo di giovani reclute: tra queste ci sono “Joker” (Matthew Modine) e “Palla di lardo” (Vincent D'Onofrio). Quest'ultimo, umiliato dal sergente e picchiato dai suoi commilitoni, impazzirà, uccidendo Hartman con un colpo a bruciapelo prima di suicidarsi. Joker, invece, verrà mandato a combattere in Vietnam, dove scoprirà i veri orrori della guerra.

Mostrare la “follia della guerra” (del Vietnam, in particolare) non è certo una tematica di primo pelo nel 1987: Stanley Kubrick riesce però a costruire una grande riflessione sull'argomento, posticipando l'azione sui campi di battaglia per focalizzarsi inizialmente sugli alienanti metodi d'addestramento, resi iconici dal sergente Hartman, interpretato da un ex istruttore dei marine. Prendendo spunto dal romanzo Nato per uccidere di Gustav Hasford, il regista priva i personaggi della propria identità (evidente in questo senso la scelta di utilizzare dei soprannomi), li trasforma in anonima carne da macello pronta a sfogare i propri istinti primordiali e, in seguito, a morire. Semplicemente indimenticabile la claustrofobica prima parte in caserma, ma la seconda, ambientata nel bel mezzo della guerra (non nella giungla, come vuole l'iconografia classica, ma tra le vie di una città), le è inferiore soltanto in apparenza. In assoluto si tratta di una delle opere più significative e “feroci” degli anni Ottanta, oltre che di uno dei punti di non ritorno dell'intero genere bellico. La discesa nella pazzia (che Kubrick ha mostrato con altrettanta forza nel precedente Shining, del 1980) è perfettamente incarnata dal volto di un gigantesco Vincent D'Onofrio che, dal divertito ghigno iniziale, passa a uno sguardo folle e schizofrenico nell'agghiacciante sequenza nei bagni del campo. Una sola nomination agli Oscar (miglior sceneggiatura non originale) non andata a buon fine.




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