Monte Wildhorn (Morgan Freeman) è un ex scrittore, con problemi di alcolismo, che si trasferisce nella tranquilla Belle Isle. Lì conoscerà una famiglia composta da quattro donne, la cui figlia più piccola riuscirà a fargli tornare l'ispirazione per scrivere di nuovo.
Distribuito in sala, il film ha in realtà una confezione televisiva, una fotografia semplice e poco studiata e un'atmosfera mai adeguatamente coinvolgente. Un Morgan Freeman sottotono guida un cast tutt'altro che stellare, per una pellicola che fa leva sui buoni sentimenti e che ha come unico obiettivo il raggiungimento di un finale scontato e melenso. La storia del burbero solitario, che cambia grazie al rapporto con l'innocenza infantile, è banale e sa troppo di già visto. Un prodotto studiato a tavolino per guadagnarsi i favori delle “visioni per famiglie” poco esigenti.