La nave bianca
1941
Paese
Italia
Genere
Guerra
Durata
77 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Roberto Rossellini
1941. Durante la guerra contro gli inglesi, un incrociatore italiano viene affondato: il suo equipaggio verrà salvato da una imbarcazione-ospedale che, con le sue crocerossine, si prenderà cura dei feriti. Durante la Seconda guerra mondiale, il fascismo produsse una serie di film di propaganda bellica: tra questi, anche La nave bianca, esordio dietro la macchina da presa di Roberto Rossellini, il quale successivamente girerà altre due pellicole simili (Un pilota ritorna del 1942 e L'uomo dalla croce del 1943). Opera sostanzialmente di regime, vittima di limiti evidenti, che unisce filmati di repertorio (la partenza della nave da guerra; le sequenze di battaglia in mare) con scene di finzione girate all'interno delle imbarcazioni. Venne girato da Rossellini sotto la supervisione di Francesco De Robertis, specializzato in film navali. Attraverso l'uso di attori non professionisti e un registro asciutto, che guarda con realismo alla tragedia umana di uomini semplici stritolati dentro la macchina bellica, è possibile cogliere i prodromi di quello che qualche anno più tardi diventerà il Neorealismo di Roma città aperta (1945). Interessanti, da un punto di vista registico, le sequenze della preparazione alla battaglia nel ventre della nave, dove gli uomini si muovono all'unisono con le macchine.
Maximal Interjector
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