L'ordine delle cose
2017
Paesi
Italia, Francia
Genere
Drammatico
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Andrea Segre
Attori
Paolo Pierobon
Giuseppe Battiston
Valentina Carnelutti
Olivier Rabourdin
Corrado (Paolo Pierobon) è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano, specializzato in missioni internazionali contro l'immigrazione clandestina. Il Governo lo sceglie per affrontare una delle spine nel fianco delle frontiere europee: i viaggi illegali dalla Libia verso l'Italia. Sarà una delle missioni diplomatiche più difficili della sua carriera.

Già regista di film sul tema della migrazione, si pensi al documentario Mare chiuso (2012), Andrea Segre torna a dimostrare di avere una buona mano nel trattare un argomento tanto delicato. L’ordine delle cose non è un film militante o deciso a convincere il pubblico dell’idea che l’autore vuole trasmettere, ma una pellicola capace di far riflettere e di colpire nel segno, quasi fosse una sorta di thriller impegnato, intelligente e di strettissima attualità. Senza alzare i toni, Segre riesce allo stesso tempo a denunciare una situazione complessa e a porre domande dal forte spessore morale: Corrado entra in crisi quando incontra una donna che sta cercando di scappare dalla detenzione libica per raggiungere il marito in Europa, ed è proprio il contrasto tra la legge dello Stato e l'istinto umano al centro dei dubbi che si pone il protagonista, così come lo spettatore chiamato a empatizzare con un personaggio sfaccettato e molto diverso dai classici protagonisti di film di questo tipo. Alcuni passaggi possono risultare didascalici e forse si poteva spingere ancora di più sul pedale dell’acceleratore nella seconda parte, ma L’ordine delle cose resta una pellicola che fa bene il suo dovere, risultando originale, secco ed essenziale al punto giusto. Ottima prova del protagonista Paolo Pierobon.
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