Orphans
Orphans
1998
Paese
Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Grottesco
Durata
101 min.
Formato
Colore
Regista
Peter Mullan
Attori
Douglas Henshall
Gary Lewis
Rosemarie Stevenson
Stephen McCole
Gilbert Martin
Alla vigilia del funerale della madre, quattro fratelli affrontano una notte movimentata ai limiti dell'assurdo. Michael (Douglas Henshall) viene accoltellato in una rissa e coinvolto in una spirale di eventi deliranti, John (Stephen McCole) è deciso a vendicare il fratello e uccidere il suo aggressore, Thomas (Gary Lewis) è ossessivamente impegnato a vegliare il feretro della madre in chiesa, mentre Sheila (Rosemarie Stevenson), affetta da handicap e in sedia a rotelle, si perde e viene accolta da una famiglia di sconosciuti. Esordio alla regia per l'attore scozzese Peter Mullan, Orphans è indubbiamente una pellicola interessante, che non lascia indifferenti, ma al contempo sofferente di una forte discontinuità tra i suoi elementi. Come se il regista non si fosse deciso a imboccare un sentiero definito, si alternano momenti autenticamente toccanti a parentesi comiche intrise di umorismo nero fino a vere e proprie sequenze drammatiche che spesso si tingono di paradosso grottesco. Molte situazioni sono portate all'esasperazione (la chiesa che si scoperchia, il folle padrone del pub che rinchiude gli avventori nelle segrete, la vendetta di John e del suo amico Tanga ai danni del maleducato borghese) stridendo un po' con l'analisi, lucidissima e a tratti straziante, dell'autentico dolore per la perdita che attanaglia i fratelli. Mullan ha dichiarato di aver scritto il film dopo la morte della madre e che ognuno dei personaggi rappresenta un aspetto delle sue reazioni: forse con questa lettura riesce a trovare una quadratura la mescolanza a tratti confusionaria di registri e situazioni. È indubbio comunque che in più passaggi il talento visivo del regista riesca a emergere regalando sequenze notevoli e che il cast sia ben diretto ed efficace, con una menzione speciale per Henshall e Lewis. Recitato con un pesante accento di Glasgow che rende necessaria la visione sottotitolata anche nei paesi anglosassoni, è stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
Maximal Interjector
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