Il ragazzo invisibile – Seconda generazione
2018
Paese
Italia
Generi
Fantascienza, Fantasy
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Gabriele Salvatores
Attori
Ludovico Girardello
Ksenia Rappoport
Kristof Konrad
Galatea Bellugi
Ivan Franek
Valeria Golino
Noa Zatta
Assil Kandil

Dopo aver scoperto di essere speciali, tornare alla vita di tutti i giorni non è proprio la cosa più semplice che ci sia. Ne sa qualcosa Michele Silenzi (Ludovico Girardello), il “ragazzo invisibile”, cresciuto e alle prese con nuove sofferenze e inadeguatezze, a cominciare da un amore non ricambiato. Sulla sua strada faranno però irruzione una ragazza misteriosa, Natasha (Galatea Bellugi) e la madre naturale Yelena (Ksenia Rappoport).

Gabriele Salvatores realizza il sequel del suo Il ragazzo invisibile (2014), curioso progetto italiano che si cimentava con un supereroe teenager, provando a intavolare un discorso fantasy all’interno della nostra industria cinematografica e cimentandosi con le difficoltà di quel senso d’invisibilità, cui l’adolescenza sembra sempre condannare. Il sequel però non fa altro che amplificare i difetti e le carenze strutturali del primo capitolo, qui ancora più macroscopiche: il cinecomic di Salvatores purtroppo non prende atto della lezione “local” di Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) e si limita a fare malamente il verso a un modello americano come gli X-Men, emulato, si fa per dire, con sfacciato e incomprensibile sprezzo del pericolo e, in certi casi, anche del ridicolo. La confezione visiva è qua e là all’altezza e certe grossolanità incomprensibili nella grammatica tecnica e formale del primo film sono qui leggermente smussate, ma si fa davvero fatica a dare peso e credito a una storia vecchia, già vista e che nella seconda parte smarrisce completamente ogni mordente, proprio quando i poteri l’avrebbero dovuta fare da padroni. L’invisibilità del protagonista, per prima, è un superpotere mai sfruttato appieno né valorizzato da un’idea, grafica, concettuale o anche semplice spettacolare, all’altezza; il motivo della maternità è ripreso pigramente dal primo film senza nessuno sviluppo ulteriore; la recitazione dei ragazzi, fatta eccezione per la Bellugi e a cominciare dal monolitico e legnoso protagonista Girardello, è semplicemente imbarazzante, a tal punto che nel naufragio non si salva nemmeno un’attrice di buon livello come Ksenia Rappoport. Effetti speciali curati da Victor Perez (Il Cavaliere Oscuro - il Ritorno, Rogue One, Harry Potter - I Doni della Morte) e oltre 21 minuti di immagini generate al computer.

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