Si alza il vento
Kaze tachinu
2013
Netflix
Paese
Giappone
Generi
Animazione, Sentimentale
Durata
126 min.
Formato
Colore
Regista
Hayao Miyazaki
L'ingegnere Jirō Horikoshi, fin da bambino irresistibilmente attratto dal mondo dell'aviazione, sogna di avere come maestro il celeberrimo Gianni Caproni. Divenuto un grande progettista, Jirō si divide tra la dedizione al lavoro e l'amore per la bella ma sfortunata Naoko, malata di tubercolosi.

Per il suo addio alle scene Hayao Miyazaki decide di abbandonare il registro magico legato alla mitologia giapponese, quello de Il mio vicino Totoro (1988), Ponyo sulla scogliera (2008) e La città incantata (2001), per concentrarsi su altre due tematiche ciclicamente ricorrenti nella sua filmografia e a lui particolarmente care: la tragedia della guerra, sullo sfondo, e l'amore spassionato per la tecnologia. Se il racconto delle vicende biografiche e delle ricerche di Horikoshi prende spunto dalla realtà, la storia romantica è un'invenzione di Miyazaki, autore anche di una graphic novel sullo stesso soggetto, che indulge fin troppo in dettagli mielosi, contrariamente alle sue abitudini. Eccessivamente prolisso, infarcito di dettagli tecnici che i meno appassionati di aviazione troveranno soporiferi, nonostante la poetica e l'impianto visivo a cui ci ha abituati il maestro giapponese siano presenti, il film, paradossalmente, non decolla. Criticato per aver rappresentato la vicenda dell'uomo che progettò i famosi aerei Zero, quelli guidati dai kamikaze durante la Seconda Guerra Mondiale, Miyazaki sovrappone il proprio sguardo innamorato di macchine per sogni a quello del giovane Jiro, ma non riesce a catturare lo spettatore, che rimane freddo e impassibile davanti ai cieli azzurri e ai voli pindarici del protagonista. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia 2013 e nominato agli Oscar 2014 come miglior film d'animazione.
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