La sirenetta
The Little Mermaid
1989
Paese
Usa
Generi
Animazione, Musical, Sentimentale
Durata
83 min.
Formato
Colore
Registi
Ron Clements
John Musker
Delle tante figlie di re Tritone, sovrano del regno marino di Atlantica, la minore, Ariel, è quella più insofferente alla vita da sirena e da abitante dei flutti: la giovane, affascinata dalla cultura degli abitanti della terraferma, sogna un corpo umano. Durante una delle sue fugaci incursioni sulla superficie, si innamora del principe Eric; la volontà di avvicinarsi a lui è talmente forte che ricorre all'aiuto di Ursula, una fattucchiera dal corpo di piovra che le dà la possibilità di diventare umana per tre giorni in cui dovrà impegnarsi a conquistare il principe, pagando però un interesse elevatissimo. La ragazza, in cambio, dovrà infatti sacrificarle la propria voce. Ariel diventa così umana, conosce e si innamora di Eric, ma la perfida Ursula ha in serbo un piano.

Edulcorata e addolcita trasposizione della malinconica – e dal finale tragico, qui assente – fiaba del danese Hans Christian Andersen, pubblicata nel 1836, La sirenetta è uno degli esempi vincenti che hanno riabilitato la Disney agli occhi del pubblico, dopo una serie di insuccessi. Cartoon pioniere di un Rinascimento che avrebbe coinvolto altre opere (La bella e la bestia, Aladdin e Il re leone), si affida a una protagonista carismatica, ambiziosa e in grado di generare empatia e tenerezza, vittima insofferente di una condizione morale svantaggiosa e decisa a cambiare rotta: un vero e proprio modello per la generazione di spettatrici dell'epoca. Con questo lungometraggio, spassoso e ironico, la Disney si riconferma quasi insuperabile nel tratteggiare i personaggi di contorno: il burbero re Tritone, il petulante granchio-consigliere Sebastian, dal buffo accento giamaicano, il dolce pesciolino Flounder e soprattutto la temibile, burrosa, mefistofelica Ursula offrono infatti sequenze di impareggiabile ilarità, alternate a parentesi di riflessione e dolcezza dedicati alla figura di Ariel e alle sue (umanissime) insicurezze. I momenti di spettacolarità sono molteplici (la cerimonia iniziale, la lotta contro Ursula, la sequenza sulla barca a remi sulle note di Baciala), il divertimento non manca praticamente mai e il film, pur lontano dall'essere un capolavoro, costituisce di certo uno dei momenti più felici della produzione disneyana recente. Oscar alla strepitosa canzone In fondo al mar, cantata dal granchio Sebastian e composta da Alan Menken e Howard Ashman, e alla colonna sonora (firmata anch'essa da Menken). La drag queen Divine ha ispirato il personaggio della strega Ursula.
Maximal Interjector
Browser non supportato.