Skate Kitchen
Skate Kitchen
2018
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
107 min.
Formato
Colore
Regista
Crystal Moselle
Attori
Jaden Smith
Rachelle Vinberg
Dede Lovelace
Nina Moran
Kabrina Adams
Ajani Russell
Jules Lorenzo
Brenn Lorenzo
Hisham Tawfiq
Elizabeth Rodriguez

Camille (Rachelle Vinberg), introversa giovane di Long Island, incontra un gruppo di ragazze skater newyorkesi che si fanno chiamare Skate Kitchen. Camille diventerà presto un membro del gruppo, entrerà in un rapporto conflittuale con la madre e si innamorerà di un misterioso skater (Jaden Smith), scoprendo che una relazione con lui sarà più complicata da gestire di un’acrobazia con la tavola.

Crystal Moselle, già regista dell’interessante e coraggioso documentario The Wolfpack (2015), firma un più classico coming of age che si consuma all’interno di una piccola comunità di skater nel cuore periferico della Grande Mela. La cineasta classe 1980, al suo esordio nella fiction, dimostra anche in questo caso una buona sensibilità, ritraendo la città americana con un tepore e una passione che emergono anche da inquadrature apparentemente irrilevanti e di contorno, ma questo racconto di formazione sentimentale e femminile scorre su binari troppo canonici e prevedibili per appassionare o sorprendere (a cominciare dagli scontri con la figura materna, per arrivare alla reciproca seduzione con un ragazzo che ha il volto del figlio di Will Smith, Jaden). I dialoghi si susseguono con buon piglio e forti di un naturalismo che possiede il passo giusto, ma il teen drama, per quanto contaminato dalla precedente esperienza della Moselle in corti e documentari (abbondano in scena gli attori non professionisti), sceglie la scorciatoia del compromesso estetico ed evita con eccessivo calcolo ogni tipo di implicazione urticante, tenendosi alla larga tanto dai trick più avventati quanto da una scia di sgradevolezza in più che non avrebbe affatto guastato alla tipologia di operazione (specie se si pensa al cinema di Harmony Korine, Larry Clark o al Paranoid Park di Gus Van Sant, modello che non può non venire in mente). Scritto dalla stessa Moselle insieme a Jen Silverman e Aslihan Unaldi ed estensione del cortometraggio That One Day, realizzato nel 2016 dalla regista dopo il suo incontro con un gruppo di skater newyorkesi. Presentato al Sundance Film Festival del 2018 e, in Italia, alla Festa del cinema di Roma nella sezione Alice nella città nello stesso anno. 

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