Tokyo Vampire Hotel
Tokyo Vampire Hotel
2017
Paese
Giappone
Genere
Horror
Durata
142 min.
Formato
Colore
Regista
Sion Sono
Attori
Yumi Adachi
Megumi Kagurazaka
Akihiro Kitamura
Shin'nosuke Mitsushima
Un clan di vampiri si barrica in un hotel inattaccabile. L’umanità esterna è preda del caos e sempre più spesso ridotta a carne da macello, ma nel frattempo, all’interno, una ragazzina troverà una vampira in grado di proteggerla… Sion Sono dirige una miniserie prodotta da Amazon e destinata al mercato nipponico (ma esiste una “festival version” per le kermesse europee di 142 minuti complessivi e a cui facciamo fede), che rilegge in maniera ironica ed estrema il mito di Dracula e non solo, allegandolo alle suggestioni fumettistiche e barocche proprie del cinema del regista giapponese. L’autore di Love Exposure (2008) scorrazza tra molteplici eccessi grafici e grandguignol, accumulando efferatezza e orgie di colori, ma il suo approccio ai vampiri non produce nessuno scarto significativo sul piano dell’immaginario e si riduce fin dai primissimi minuti a un dedalo claustrofobico di trovate posticce, dagli orizzonti creativi piuttosto sconfortanti. Tra i punti più bassi della creatività del regista, Tokyo Vampire Hotel è un concentrato di postmoderno alimentare che al di là di alcune sequenze sinceramente e spassionatamente corrosive non riesce mai a dare un senso alla sua commistione avariata di pulp, kitsch, musica classica, hard rock e coreografie all’acido muriatico. Tra massacri realizzati col suo ausilio di una forchetta e improbabili rimandi cinefili, il ridicolo, volontario o involontario che sia, è sempre dietro l’angolo e solo occasionalmente tocca i tasti della parodia vera e propria. I momenti migliori, non a caso, sono quelli frutto della fusione tra macabro e romantico, purtroppo minoritari nel disegno complessivo.
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