The Witch
The Witch
2015
Paesi
Usa, Canada, Gran Bretagna, Brasile
Generi
Horror, Drammatico
Durata
92 min.
Formato
Colore
Regista
Robert Eggers
Attori
Anya Taylor-Joy
Ralph Ineson
Kate Dickie
Harvey Scrimshaw
Ellie Grainger
Lucas Dawson
Bathsheba Garnett
New England, metà del diciassettesimo secolo. Un uomo di nome William (Ralph Ineson) viene scomunicato dalla comunità puritana in cui vive e costretto all’esilio. Insieme alla sua famiglia, costruisce una piccola fattoria sul limitare di un bosco con la speranza di iniziare una nuova vita. Qualche mese dopo, mentre la figlia più grande Thomasin (Anya Taylor-Joy) sta giocando con il fratellino neonato Samuel, quest’ultimo sparisce sotto i suoi occhi. Una strega l’ha rapito.

Folgorante opera prima di Robert Eggers, americano classe 1983, che porta a compimento la sua esperienza come scenografo e costumista firmando un esordio che è, prima di tutto, una grande lezione su come va confezionato un film. Le luci, la fotografia, il design degli ambienti: tutti gli elementi concorrono a dare vita a un mosaico visivo in cui ogni tassello è studiato alla perfezione per sorprendere e inquietare. Anche grazie a un apparato sonoro che contribuisce a rendere il tutto ancor più (sottilmente) angoscioso, Eggers abbraccia il genere horror in toto, intingendo la sua cinepresa nel maligno che si annida all’interno di un (classico) bosco stregato. E, seppur basterebbe la forza iconografica delle sequenze più macabre (la madre di famiglia che sogna di allattare il figlio scomparso mentre un corvo nero becchetta il suo seno) per dare valore all’intera operazione, The Witch è ancor più profondo di quanto potrebbe apparire a prima vista: il Male, infatti, si trasforma nella giustificazione di una disgregazione familiare impossibile da arrestare, mentre i riti religiosi rimangono definitivamente sconfitti e incapaci di rapportarsi con l’ignoto e il terrore. Non è certamente un caso che il capro espiatorio sia la figlia adolescente, “vittima” di un’età di mezzo e di determinate necessità che né i genitori né i fratelli più piccoli possono capire. Così, il film si trasforma anche in un (tragico e potente) racconto di formazione in cui il primo passaggio all’età adulta si compie nella maestosa scena conclusiva. Non manca inoltre il tocco di analisi storica, nel rimpianto per la vita in Inghilterra che la famiglia ha lasciato in cerca di un futuro radioso nel Nuovo Continente, che non mantiene le promesse e costringe i padri pellegrini a una brusca regressione verso condizioni di vita primitive. The Witch ha meritatamente vinto il premio per la miglior regia al Sundance Film Festival 2015 e quello per la miglior opera prima al Festival di Londra dello stesso anno.
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