Due turiste britanniche (Cassandra Magrath e Kestie Morassi) stanno visitando l'Australia insieme a un loro amico del posto (Nathan Phillips). Dopo una sosta al parco nazionale di Wolf Creek la loro auto non riparte più: un cacciatore locale (John Jarratt) si offrirà di aiutarli, ma è solo l'inizio di un lungo incubo.

Ambientato nel 1999 e vagamente ispirato ad alcuni omicidi di turisti compiuti da Ivan Milat e Bradley Murdoch, Wolf Creek è un classico horror a inseguimento, in cui l'assassino, impossibile da sconfiggere, continua a tornare, mentre il panico delle prede braccate cresce e dilaga. Senza lesinare sulla violenza, anche sessuale, è fortemente legato alla figura rozza e sorniona di Mick
Taylor, vero e proprio personaggio dal pesante accento e dai modi bizzarri e discutibili che si trasforma in uno spietato cacciatore di uomini. Efficace nel ritmo, rischia di essere un po' ridondante, ma si riscatta con un finale che non lascia spazio a conclusioni felici e, anzi, apre la strada a un seguito, che arriverà puntualmente nel 2013.