L’astronauta Lee Miller (Gunner Wright) perde ogni forma di contatto con la Terra mentre è in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale. Sarà l’inizio di un lungo percorso per cercare di non perdere il senno, tra solitudine e claustrofobia, che culminerà con una scoperta ancor più terrificante. Esordio alla regia di William Eubank, dopo anni trascorsi come direttore della fotografia. Un progetto molto ambizioso, visti anche i metri di riferimento (evidenti in 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick e Solaris di Andrej Tarkovskij), il quale crolla vistosamente sotto il peso di un vuoto narrativo che si vorrebbe costantemente esaminare, ma che finisce solamente per sfiancare lo spettatore. Pochissime le invenzioni (il prologo durante la Guerra di Secessione): il ritmo è dilatato fino all’inverosimile e le giustificazioni del finale appaiono più posticce che premeditate. Presentato al Santa Barbara International Film Festival. Musiche degli Angels & Airwaves.