La paura mangia l'anima
Angst essen Seele auf
1974
Paese
Rft
Genere
Drammatico
Durata
94 min.
Formato
Colore
Regista
Rainer Werner Fassbinder
Attori
Barbara Valentin
Brigitte Mira
Ben Salem El Hedi
Anita Bucher
Elma Karlowa

Emmi (Brigitte Mira) è una donna delle pulizie non più giovanissima. Una sera si ritrova in un bar e viene corteggiata da un immigrato di colore, Alì (El Hedi Ben Salem), che la porta a letto e poi le chiede di sposarlo. Per Emmi si aprono degli orizzonti di libertà e soddisfacimento sentimentali ormai insperati.

Ne Il soldato americano (1970), il personaggio di Margarethe von Trotta raccontava la storia che è alla base de La paura mangia l'anima, ma si tratta naturalmente di un film autonomo che, rispetto al meccanismo narrativo dell'opera precedente, sa bene come smarcarsi per conquistarsi un proprio spazio e un peso nel mosaico del cinema di Fassbinder. Una sorta di reinterpretazione libera di Secondo amore (1955) di Douglas Sirk: come in quel caso, l'amore di una signora bianca, decisamente per bene e con famiglia, nei confronti di un "diverso", è la chiave d'accesso per una riflessione sulle strutture e le convenzioni sociali, che viene dipanata attraverso il tema dell'ipocrisia, atteggiamento che causa l'imperfezione dei rapporti umani. Il film approda a tonalità insolitamente tenui e poco mordaci, che possono spiazzare i fan duri e puri di Fassbinder, ma che sono comunque perfettamente calzanti, se si pensa al modello cinematografico di riferimento (Douglas Sirk, maestro del melodramma hollywoodiano anni Cinquanta) e alla necessità di non turbare troppo l'ampia fetta di pubblico a cui è destinata la pellicola. Conosciuto anche con il titolo Tutti gli altri si chiamano Alì, ma è ben più d'impatto e azzeccato La paura mangia l'anima.

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