Vado a scuola
Sur le chemin de l'école
2012
Amazon Prime Video
Paese
Francia
Genere
Documentario
Durata
75 min.
Formato
Colore
Regista
Pascal Plisson
Quattro bambini, in parti lontane e diverse del mondo, condividono lo stesso problema: dover affrontare diversi chilometri per raggiungere la propria scuola. Jackson e la sorella Salome sono costretti a superare la savana keniota e i suoi animali selvatici, Zahira cammina sulle ripide montagne dell’Atlante marocchino per più di quattro ore, Carlos percorre le pianure della Patagonia a cavallo e Samuel, costretto in sedie a rotelle, viene trascinato dai suoi due fratellini attraverso i fiumi e le strade sabbiose della baia del Bengala.

Pascal Plisson, premiato con il Premio Cesar al miglior documentario, riesce, come mai aveva fatto nella sua pluridecennale carriera, a mostrare la forza vitale insita nell’essere umano. Nel farlo si oppone al comune pensiero, avallato dal cinema con filoni come quello del Mondo movie, che nei paesi più poveri e pericolosi non si possa far altro che sopravvivere. Jackson, Zahira, Carlos e Samuel dimostrano invece che, anche in situazioni tutt’altro che facili, la voglia e la speranza di miglioramento, personale e collettivo, sono qualità radicate in tutte le comunità. Proprio attraverso questi valori lo spettatore riconosce i suoi simili e, invece di compatirli, partecipa genuinamente ed emotivamente alle imprese dei quattro ragazzi che, durante il corso della pellicola, prendono forme diverse e inaspettate. La natura documentaristica, che si esprime anche attraverso l’esplorazione dell’ambiente circostante, si fonde con i generi propri del cinema di finzione. A tratti viene esaltato lo sforzo atletico tipico dei film sportivi, altri momenti sono dominati dalla tensione, altri ancora dal piacere della scoperta di alcuni film avventurosi con giovani protagonisti (a là Goonies) e, come se non bastasse, viene lasciato spazio per momenti più riflessivi che, come nei road movie, mostrano un’evoluzione dei personaggi durante il lungo viaggio. Tutto ciò non fa altro che ampliare la risonanza emotiva di un film che, sincero con se stesso, sceglie di ridurre la sua forza scientifica e antropologica semplificando alcune questioni per fare da apripista ad un modo diverso di guardare i paesi in via di sviluppo e i suoi abitanti.   
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