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Al via oggi il 21° Far East Film Festival: la kermesse friulana si apre con l'anteprima mondiale del dramma coreano Birthday

Per gli appassionati di cinema asiatico in Italia e in Europa è il momento più importante dell’anno, quello più atteso. 77 titoli in programma tra film in concorso e retrospettive, ben 13 paesi rappresentati, ma anche workshop, talks ed eventi. Giunto alla ventunesima edizione, il Far East Film Festival di Udine propone una selezione di titoli pensata per soddisfare ogni palato: non solo vengono rappresentati diversi Paesi, lingue e culture, ma anche ogni genere cinematografico.

Che si tratti di produzioni indipendenti o autentici blockbuster, i film del FEFF garantiscono nove giorni di emozioni e cinema di livello. Ad aprire la rassegna è il fenomeno coreano Birthday, prodotto da Lee Chang-dong e ispirato alla drammatica storia vera del naufragio del traghetto Sewol, in cui persero la vita più di 300 persone, tra cui molti liceali. A presentare il film saranno la diva Jeon Do-yeon, per l’occasione premiata con il Gelso d’Oro, e la giovane regista Lee Jong-un. Appuntamento alle 20 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.

E a seguire, un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’action: promette scintille il teso Bodies at Rest, omaggio ai classici di Hong Kong, diretto da una vecchia conoscenza, quel Renny Harlin che tra gli anni Ottanta e Novanta si è fatto conoscere per film come Cliffhanger e 58 minuti per morire, ormai al terzo lungometraggio in terra cinese. Nel pomeriggio, invece, spazio alla retrospettiva 100 Years of Korean Cinema: I Choose Evil – Lawbreakers Under the Military Dictatorship, che presenta 8 classici del cinema coreano degli anni Sessanta, legati tra loro dai concetti di libertà e censura. L’appuntamento è alle 16.10 al cinema Centrale col melodramma The Body Confession (1964) di Jo Keung-ha.

Marco Lovisato

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