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Diario dal Far East Film Festival 26: Il racconto della quinta giornata sulle note di Eiko Ishibashi
Il programma di domenica 28 aprile è stato per certi verso inedito al Far East: alle 19.00, sul palco del Teatro Nuovo, è stata infatti protagonista non una pellicola bensì la musicista giapponese Eiko Ishibashi con GIFT, il progetto da cui ha preso vita Evil Does Not Exist di Ryusuke Hamaguchi. Quello della Ishibashi non è stato un semplice concerto-evento: si è trattato di un vero e proprio “concerto cinematografico”, una performance assolutamente unica dove le architetture musicali hanno danzato delicatamente sulle immagini e le immagini hanno danzato delicatamente sulle architetture musicali. 

Nel corso della giornata da segnalare l'ottimo restauro di Three Seasons e la formidabile tripletta cinese: Wonder Family, The Midsummer’s Voice e The Movie Emperor. Ma ecco la consueta sintesi dei film della giornata: 

WONDER FAMILY. Il gruppo teatrale MaHua FunAge, noto per la sua comicità basata sulla mimica facciale, ha prodotto numerosi film di successo in Cina. Il loro ultimo film, diretto da Song Yang, è un remake cinese di Super Family, un film russo del 2016. La trama segue una famiglia disfunzionale che ottiene poteri soprannaturali da schegge di meteorite e decide di rapinare una banca. La versione cinese presenta una trama più complessa, con scene d'azione e effetti speciali. La famiglia vive in un paese di lingua russa, dove il figlio prodigo Zheng Qiang torna per il funerale del nonno. Coinvolto con un boss mafioso locale, deve contare sul supporto dei suoi familiari soprannaturali per sopravvivere. Il film satirizza l'Occidente attraverso il personaggio volgare e pericoloso di Chichicov.


ENTER THE CLONES OF BRUCE
. Il documentario Enter the Clones of Bruce esplora il fenomeno della "Bruceploitation" degli anni Settanta, in cui numerosi film non autorizzati su Bruce Lee vennero prodotti dopo la sua morte nel 1974. Questi film includevano biopic, sequel, prequel e spinoff interpretati da sosia di Lee come Bruce Le e Bruce Liang. Il regista David Gregory intervista attori, produttori e registi del periodo, esaminando il confine tra omaggio e sfruttamento dell'eredità di Bruce Lee. Il documentario offre uno sguardo unico su uno dei generi più bizzarri nella storia del cinema, con immagini d'archivio e interviste coinvolgenti.

CONFETTI. Confetti è il film d'esordio del regista Fujita Naoya e si inserisce nel genere cinematografico giapponese del "seishun eiga" (film adolescenziale). La trama segue Yuki, un ragazzo che si trasferisce in un liceo a Tokyo e nasconde il suo coinvolgimento nel teatro popolare itinerante di suo padre. Tuttavia, diventa amico di Ken e Maya, e si avvicina alla loro realtà, che include il mondo dell'idol-pop e il teatro tradizionale giapponese. Il film esplora temi di identità, amicizia e passione per l'arte, con particolare enfasi sulla trasformazione attraverso il teatro. Nonostante alcuni aspetti potrebbero sembrare convenzionali, come la sessualità dei personaggi, la storia si distingue per la sua empatica rappresentazione del mondo teatrale e per le performance coinvolgenti degli attori.

MIMANG. Il film segue il delicato incontro tra un uomo e una donna per le strade di Seoul, lasciando sospese le esatte dinamiche della loro relazione. La narrazione si sviluppa in un trittico di capitoli, ognuno focalizzato su un diverso rapporto della donna con un uomo. La città di Seoul, in particolare il quartiere di Jongno, diventa un personaggio centrale, trasformandosi nel corso dei quattro anni in cui si svolge la storia, riflettendo il cambiamento dei personaggi e delle loro relazioni. Le conversazioni tra i personaggi guidano la narrazione, mentre la musica e lo sfondo in continua evoluzione arricchiscono il tessuto emotivo del film. L'uso del teleobiettivo limita deliberatamente la visione degli spettatori, costringendoli a interpretare attivamente la trama. Il regista Kim Tae-yang offre un film romantico unico, lontano dagli stereotipi del genere, che affronta desideri e amarezze legate alle relazioni sentimentali. La suddivisione in capitoli e le riflessioni sulla parola "mimang" aggiungono ulteriori strati di complessità al film, che ha ottenuto successo internazionale dopo la sua presentazione al Toronto International Film Festival.


THE MOVIE EMPEROR. L'opera è una collaborazione tra il rinomato regista cinese Ning Hao e la celebre star del cinema asiatico Andy Lau, che mescola intelligenza, divertimento e irriverenza. Ning Hao, che aveva già ottenuto successo con Andy Lau nel film Crazy Stone, interpreta ora il ruolo di un regista che deve gestire un attore in crisi d'identità, interpretato da Andy Lau. Il film offre una satira spietata dell'industria cinematografica, mentre il protagonista, Dany Lau (interpretato da Andy Lau), cerca di riconnettersi con la realtà accettando un ruolo in un film indie. Tuttavia, le sue buone intenzioni portano a situazioni ridicole, grottesche e quasi tragiche. Il film affronta tematiche profonde sulla vanità, la normalità e l'immagine pubblica, con una miscela di umorismo e riflessioni serie. 

Oltre al Gelso d'oro a Chiu Fu-sheng, per la sesta giornata, lunedì 29 aprile, segnaliamo il cult-horror sudcoreano Exhuma di Jang Jae-hyun e, sempre dalla Corea del Sud, la maratona stellare Alienoid + Alienoid: Return to the Future. La presentazione di Alienoid vedrà sul palco anche Lorenzo Bertuzzi del Trieste Science+Fiction, primo domicilio italiano del film, mentre ad accompagnare Alienoid: Return to the Future ci sarà Choi Dong-hoon.

Vi diamo appuntamento a domani con il Diario dal Far East!

Andrea Valmori e Silvia Santinami 
Maximal Interjector
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