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Embers vince il Trieste Science+Fiction Festival: tutti i premi dell'edizione 2016

È Embers di Claire Carré, il vincitore del premio Asteroide (assegnato al Miglior Lungometraggio di Fantascienza in Concorso). Lo ha deciso la Giuria Internazionale di Trieste Science+Fiction Festival, composta dal giornalista e critico cinematografico Mauro Gervasini, dalla programmatrice del London FrighFest Shelagh Rowan-Legg e da Pedro Souto, Direttore di MOTELX – Lisbon International Horror Film Festival. “È un film che porta la fantascienza e il fantastico in una nuova direzione. Che pone, pur non volendo fornire risposte ad ogni costo, domande su chi siamo come individui, famiglia, amici e amanti. Su come un solo istante possa bastare a farci comprendere il nostro essere umani. Questo film è un’allegoria senza tempo sul comportamento umano, sull’intensità delle emozioni e sull’incognita del futuro”. Questa la motivazione che ha spinto la Giuria ad assegnare il Premio Asteroide ad Embers, film co-prodotto da Stati Uniti e Polonia, già definito uno dei più memorabili film di fantascienza indipendenti degli ultimi dieci anni, in cui i sopravvissuti a un’epidemia globale cercano di dare un senso alla loro vita, in un mondo affetto dalla perdita della memoria.

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Premio Méliès d’argent: Sum of Histories di Lukas Bossuyt

“La giuria sceglie di attribuire il Méliès d’Argento 2016 a Sum of Histories, per aver realizzato, secondo la migliore tradizione del genere, un avvincente intreccio tra le vite dei protagonisti e il tema fantascientifico dell’alterazione della linea temporale, introducendo un’intrigante rilettura delle ultime scoperte nell’ambito della fisica quantistica.”

Premio Mélies d’argent – miglior cortometraggio: Getting Fat in a Healthy Way di Kevork Aslanyan

Premio del pubblico: Moonwalkers di Antoine Bardou-Jacquet

Premio Nocturno: I am not a Serial Killer di Billy O’Brien

“Per l’insolita combinazione di humour nero, horror e romanzo di formazione, e per la capacità di far convivere i Mostri della porta accanto con i nostri Mostri interiori”.

Stars’ War – Premio della critica web: Under the Shadow di Babak Anvari

Vincitore del Spazio Corto per la giuria CineLab: Djinn Tonic

Motivazione:
Djinn Tonic dimostra la potenzialità di là produzione italiani e per la capacità di esporre, tramite un concetto semplice, la più profonda mutabilita delle pulsioni umane.

Nota di merito al lungometraggio Monolith per la grande capacità di dimostrare l’alto livello che può raggiungere una produzione italiana.

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