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I Mille Occhi: nella giornata conclusiva la consegna del Premio Anno Uno al cinema greco di Dimos Theos

XVI edizione | Eros e Priapo

SERATA CONCLUSIVA

CONSEGNA DEL PREMIO ANNO UNO

AL CINEMA GRECO DI DIMOS THEOS

Giornata conclusiva per il festival I Mille Occhi. Alle 20.45 consegna del Premio Anno Uno al cinema greco di Dimos Theos. Proiezioni fin dalla mattina con film culto dal patrimonio del cinema italiano.

I Mille Occhi arrivano alla giornata conclusiva della sedicesima edizione e si preparano per la serata di consegna del Premio Anno uno a un grande cineasta del nostro tempo. Il premiato di quest’anno è il greco Dimos Theos con un cinema che unisce tutte le radici della Grecia classica allo sguardo più moderno e a cui il festival dedica una personale completa a cura della giornalista Cecilia Ermini.

Ma come è noto I Mille Occhi si aprono fin dal mattino e la prima proiezione è fissata alle ore 9.15 con il film Assicurasi vergine diGiorgio Bianchi. Commedia girata a Siracusa nel 1967 con un soggetto di cronaca vera, il film mette in rilievo in chiave ironica alcuni aspetti dell’animo siciliano e vi troviamo protagonista una giovanissima Romina Power, definita all’epoca una delle più promettenti attrici italiane.

Alle ore 11.00 il primo appuntamento della giornata con il cinema premiato: verranno proiettati nell’ordine Kapetan Meitanos, i eikona enos mythikou prosopou del 1987 e Stavros Tornes, o photographos tis diasporas kai tou ephimerou. In questa seconda opera datata 1989, la straordinaria e complessa figura del regista Stavros Tornes, amico e collaboratore di Dimos Theos fin dagli anni ’60,viene tratteggiata a pochi anni dalla sua scomparsa, grazie alla testimonianza dello stesso Theos che utilizza materiali di repertorio ed estratti di film.

Pomeriggio all’insegna del miglior patrimonio del cinema italiano con grandi film come quello di culto programmato alle 14.30 e diretto daPietro Germi, il magnifico Signore & signori anche in omaggio al grande attore che fu il recentemente scomparso Gastone Moschin:il film, in gentile concessione dalla Cineteca Nazionale, verrà proiettato in copia 35mm. Intorno alle 16.20 è in programma la visione diA ciascuno il suo di Elio Petri, tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia con la meravigliosa colonna sonora di Luis Enriquez Bacalova cui seguirà il lungometraggio di Damiano Damiani La moglie più bella, esordio di una bellissima e bravissima Ornella Muti.Enrique Bergier, assistente di Damiani e ospite all’anteprima romana dei Mille Occhi, ha raccontato come sia stato proprio il regista a ribattezzare l’aspirante giovane attrice Francesca Rivelli con il nome d’arte di Ornella nel periodo delle riprese del film, un nome che di certo le ha portato fortuna.

L’appuntamento con la consegna del Premio Anno uno al cinema di Dimos Theos è fissato alle 20.45. Purtroppo il regista vincitore non potrà presenziare alla serata per problemi di salute e lo Specchio Convesso Premio Anno uno verrà ritirato dal figlio Kostis Theos, autore della straordinaria colonna sonora del film vincitore Eleatis xenos. Un’opera celebrata dai Mille Occhi come capolavoro assoluto che il festival ha saputo intercettare nel suo vagare nel cinema. Il direttore Sergio Germani descrive Eleatis xenos come “un film struggente, una ricerca del padre, l’eterna sconfitta dell’amore” sottolineando come sia un’opera già straniera in patria che unisce alla profonda ellenicità un totale carattere apolide ben segnalato dalle coproduzioni turca, ungherese e belga, con protagonista un’esordiente brasiliana doppiata da una voce tedesca parlante il greco.

A chiudere in seconda serata questa sedicesima edizione dei Mille Occhi è lo stesso Gotico Errante che l’aveva aperta: il cineasta ingleseSeth Holt con il film Danger Route che vede tra i suoi protagonisti una splendida Barbara Bouchet. Quest’anno infatti il primo e l’ultimo film compiuto di Seth Holt sono il primo e l’ultimo film proiettato al festival, perché il carattere vagante, detournante, senza meta che ha caratterizzato Nowhere to go si sottolinea nella spietatezza di Danger Route, la cui strada pericolosa si conclude su un fermo di fotogramma che trattiene il protagonista prima della sua uscita di campo dal film e dal cinema.

Tutte le proiezioni e gli incontri sono a ingresso libero.

Il festival, realizzato con il sostegno di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla cultura, Fondazione Kathleen Foreman Casali e Fondazione CRTrieste, è diretto da Sergio M. Grmek Germani. 

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