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Tutti i premiati del Milano Film Festival 2017. "Meteors" miglior film

Ecco i vincitori del Milano Film Festival 2017

Miglior Lungometraggio

Meteors di Gürcan Keltek (Turchia, Olanda, 85’)

Le memorie di chi assiste ad un conflitto si mescolano al suggestivo spettacolo di una pioggia di meteore che illumina un viaggio nel Kurdistan altrimenti annichilito. Microcosmo e macrocosmo si fondono in una dimensione universale, mettendoci di fronte alle inevitabili fratture di quest’atomo opaco del male.

Giuria: Abel Ferrara, Monica Stambrini e Rinaldo Censi.


Miglior Cortometraggio

Long Live Fran di Antoine Mocquet (Francia, 10′)

“Free Hugs” lo si legge nelle piazze, per le strade, ma a Parigi, a Place de la République, un abbraccio è una forma di attivismo. Stretti uno all’altro due estranei dovranno raccontarsi e condividere le loro storie in Long Live Fran, il cortometraggio del regista francese Antoine Macquet.

Menzione speciale: Pépé Le Morse di Lucrèce Andreae; Mon Amour, Mon Ami di Adriano Valerio.

Giuria: Fondazione Cineteca Italiana


Premio del pubblico Lungometraggi

Person To Person di Dustin Guy Defa (Stati Uniti, 84’)

Un umoristico affresco della città di New York e delle costellazioni umane da cui è popolata, già presentato all’ultima edizione del Sundance e selezionato per il recente Festival di Locarno.

Premio del pubblico Cortometraggi

State Of Emergency Motherfucker di Sebastian Petretti (Belgio)

Due amici si siedono in un fast food con un kebab in mano, impegnati in una colorita conversazione sulle proprie avventure amorose. Nel giro di pochi secondi, il racconto precipita vorticosamente in un efficace quadretto di satira politica.


Waterevolution Award

 Plantae di Guilherme Gehr (Brasile, 10’)
Quando prova a tagliare un imponente albero nel cuore dell’Amazzonia, un boscaiolo è testimone di una reazione inaspettata della natura circostante. Una riflessione sull’inesorabile crudeltà del disboscamento, ma anche sulla forza della natura verso la civiltà.

Tierra Mojada – Swamp di Juan Sebastiàn Mesa (Colombia, 16′)
È l’ultimo giorno utile per il tredicenne Oscar e i suoi nonni emberá di lasciare la loro casa, situata nel cuore della giungla e al centro di un progetto idroelettrico. La popolazione locale resisterà all’incedere della modernità interrandosi come le piante, mentre la vegetazione, ferita e sofferente, tingerà il proprio manto verde in rosso.

Machines di Rahul Jain  (India, Germania, Finland, 71′)
Un viaggio in un’industria tessile indiana, fluttuando con la macchina da presa nell’inferno di macchine e diritti cancellati degli operai che lavorano ai vestiti del ricco Occidente. Premiato al Sundance, un documentario che ci mette nei panni di quei lavoratori lontani che, complici, dimentichiamo.

To the Ends of the Earth di David Lavallee (Canada, 82’)
Il fracking e il drilling sono due delle pratiche dell’industria dei combustibili fossili e delle risorse energetiche non rinnovabili. David Lavallee, con la voce di Emma Thompson, si focalizza sul Canada e chiama a testimoniare scienziati, autori e attivisti che spiegano le loro lotte per un mondo di cooperazione, giustizia sociale e ecologia.

Giuria: Stefano Carnazzi, Alessandro Russo, Alessando Uccelli.


Premio Animazione – 4LOVE Awards

Have A Nice Day di Jin Liu (Cina, 77′)

Lungometraggio d’animazione del regista cinese Liu Jian, racconta di una rincorsa senza scrupoli per accaparrarsi una borsa contenente un milione di yuan.

Pépé Le Morse di Lucrèce Andreae (Francia)

Sempre dall’ultima edizione della Croisette arriva Grandpa Walrus (2017) di Lucrèce Andreae. Il tratto fumettistico dell’autrice di Trois Petit Points (2014) anima gli occhi azzurri di Lucas e rinnova il fortunato binomio fra animazione e cinema francese, proponendo una storia familiare dai contorni onirici e dai risvolti dolceamari.


Premio Aprile 

489 Years di Hayoun Kwon (Francia)

Una vera e propria immersione, sulla scia dei videogame in soggettiva, che schiude le porte di una microcosmo altrimenti inaccessibile, una terra di nessuno che mescola il profumo di mine antiuomo, di conflitti e natura incontaminata.

Two Irenes di Fabio Meira (Brasile, 89’)

Un ritratto adolescenziale del regista giocato attorno al tema del doppio.


Premio dello Staff

Long Live Fran di Antoine Mocquet (Francia, 10′)

“Free Hugs” lo si legge nelle piazze, per le strade, ma a Parigi, a Place de la République, un abbraccio è una forma di attivismo. Stretti uno all’altro due estranei dovranno raccontarsi e condividere le loro storie in Long Live Fran, il cortometraggio del regista francese Antoine Macquet.

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