Mario

Monicelli

16 maggio 1915, Roma (Italia) — 29 novembre 2010, Roma (Italia)
Premi Principali
Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia 1991
Orso d'argento per la miglior regia al Festival di Berlino 1982
Orso d'argento per la miglior regia al Festival di Berlino 1976
Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1959
Orso d'argento per la miglior regia al Festival di Berlino 1957
Regista, sceneggiatore e scrittore, è un riferimento assoluto all'interno della storia del cinema italiano, accanto a Dino Risi ed Ettore Scola, in particolare per il suo contributo nell’ambito della “commedia all'italiana”. Riceve in carriera sei nomination all'Oscar (quattro per il miglior film straniero e due per la miglior sceneggiatura originale). Ateo e convinto sostenitore del Partito Comunista, a 95 anni, malato terminale di cancro, si suicida gettandosi dalla finestra della camera dell'ospedale in cui era ricoverato. Alla fine degli anni Cinquanta, dopo numerose pellicole di puro intrattenimento, spesso con Totò e Aldo Fabrizi, realizza i suoi due capolavori assoluti. I soliti ignoti (1958), epocale spaccato dell'Italia dell'epoca, con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane e Totò, unisce comicità e adesione neorealista, critica sociale e graffiante umorismo con particolare attenzione al contesto di riferimento, dando il via alla “commedia all'italiana”, che tramonterà nei primissimi anni Ottanta. La grande guerra (1959), amaro racconto di trincea in tono da commedia, vince il Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia: il film, autentico capolavoro, ha come protagonisti Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Negli anni Sessanta realizza L'armata Brancaleone (1966), coltissimo mix di storia e comicità, recitato in un improbabile italiano a metà tra il volgare dell'epoca e il dialetto, reso immortale dalla prova di Gassman e dalle musiche di Carlo Rustichelli. Negli anni Settanta gira Amici miei (1975), goliardico racconto di amicizia entrato nell'immaginario collettivo, con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret e Adolfo Celi, e Un borghese piccolo piccolo (1977), disturbante dramma con un memorabile Alberto Sordi. Tra le opere successive, sono da ricordare Il marchese del grillo (1981), Speriamo che sia femmina (1986), Parenti serpenti (1992) e Panni sporchi (1999).
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