Paolo

Virzì

4 marzo 1964, Livorno
Regista e sceneggiatore italiano. Frequenta il corso di sceneggiatura di Furio Scarpelli al Centro Sperimentale di Cinematografia e, a conclusione degli studi, collabora ad alcune sceneggiature tra cui Turné (1990) di Gabriele Salvatores. Nel 1994 esordisce alla regia con La bella vita, film corale che fotografa con modalità da instant movie i mutamenti antropologici dell’Italia berlusconiana e gli vale il David di Donatello come miglior regista emergente. Dirige in seguito Ferie d’agosto (1996), Ovosodo (1997, Gran Premio della Giuria a Venezia, presidente di giuria Jane Campion) e Baci e abbracci (1999), che lo impongono come uno dei più brillanti eredi della tradizione della commedia all’italiana. Nel 2001 fonda col fratello Carlo la casa di produzione Motorino amaranto e nel 2002 realizza My name is Tanino. Seguono Caterina va in città (2003), il film in costume N – Io e Napoleone (2006) con un cast internazionale (Elio Germano, Monica Bellucci, Daniel Auteuil), il duro spaccato generazionale sul lavoro precario Tutta la vita davanti (2008) e l’apprezzato La prima cosa bella (2010), ambientato nella Livorno degli anni settanta e con protagonista la compagna Micaela Ramazzotti. Nel 2013 dirige il Torino Film Festival, mentre l’anno successivo ottiene 19 candidature ai David di Donatello (vincendone sette, tra cui quello come miglior film) con Il capitale umano. Nel 2016 dirige La pazza gioia con Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi, premiata col David, al quale fanno seguito il suo primo film americano, Ella & John – The Leisure Seeker (The Leisure Seeker, 2017), in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, e Notti magiche, scelto come film d’apertura della Festa del cinema di Roma nel 2018.
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