Paul

Schrader

22 luglio 1947, Grand Rapids (Michigan, USA)
Premi Principali
Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia 2022
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense. Nome di punta della cosiddetta New Hollywood, durante la giovinezza trascorsa nella sua città natale riceve una rigida educazione calvinista dalla Chiesa Cristiana Riformata, setta religiosa che mette al bando ogni forma di spettacolo. Vede il suo primo film solo all’età di 18 anni: Le notti folli del dottor Jerryll (The Nutty Professor, 1963) di Jerry Lewis, che però non gli piace per nulla. La passione per il cinema fa tuttavia breccia in lui e i suoi trascorsi educativi si riflettono in un cinema fortemente segnato dai temi religiosi e cristologici della colpa e della redenzione, attraversati da una radicale idea di solitudine esistenziale. Nel 1968 si iscrive alla UCLA di Los Angeles dove si laurea nel 1972 con una tesi significativa che viene pubblicata col titolo Il trascendente nel cinema: Ozu, Bresson, Dreyer. Comincia a lavorare come sceneggiatore e firma il copione di Yakuza (1974) di Sidney Pollack, Obsession – Complesso di colpa (Obsession, 1976) di Brian De Palma e soprattutto Taxi Driver (1976) di Martin Scorsese, nel quale riversa le proprie dannazioni e dipendenze. La loro collaborazione si rinnoverà per Toro scatenato (Raging Bull, 1980), L’ultima tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ, 1988) e Al di là della vita (Bringing Out the Dead, 1999). Firma anche una versione della sceneggiatura di Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind, 1977) di Steven Spielberg, ma la produzione rinnega il suo approccio religioso alla materia aliena. L’esordio alla regia di Schrader avviene con Tuta blu (Blue Collar, 1978) e due anni dopo dirige American Gigolò (1980) con Richard Gere, consacrato da questo ruolo come sex symbol mondiale. Seguono: Il bacio della pantera (Cat People, 1982), remake del film di Jacques Tourneur di quarant’anni prima; Mishima - Una vita in quattro capitoli (Mishima: A Life in Four Chapters, 1985), ritratto dello scrittore giapponese; Lo spacciatore (Light sleeper, 1992) con Willem Dafoe; Affliction (1997). Nel 2013 dirige The Canyons, scritto da Breat Easton Ellis. Il suo ultimo film è la cruda e sconcertante parabola religiosa First Reformed (2018), presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e nominato all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale (prima candidatura in tutta la sua carriera per Schrader).
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