Hauer

Attore. Figlio d’arte, non dimostra subito passione per il mondo del cinema e del teatro, preferendo invece la poesia e aspirando inoltre a entrare in Marina. Non vive anni facili e trascorre anche un periodo in un istituto psichiatrico. È Paul Verhoeven a farlo esordire al cinema con Fiore di carne (Turks fruit, 1973), per il quale le poste olandesi hanno stampato francobolli speciali nel 1995, e la loro collaborazione prosegue con altre quattro pellicole, fino al 1985, con L’amore e il sangue (Flesh+Blood). La consacrazione, tuttavia, arriva nel 1982 quando Ridley Scott lo sceglie come replicante per Blade Runner, probabilmente il ruolo più iconico della sua carriera. Nel 1983 collabora con Sam Pekinpah per Osterman Weekend (The Osterman Weekend), mentre nel 1985 è Navarre in Ladyhawke, di Richard Donner. Nel 1989 recita per Ermanno Olmi ne La leggenda del santo bevitore, per cui viene premiato come miglior attore al Seattle Film Festival.